Le recenti testimonianze sui mix pericolosi di sostanze psicoattive come la cocaina rosa e il fentanil stanno catturando l’attenzione del pubblico e delle autorità. Riccardo Gatti, noto psichiatra e psicoterapeuta, avverte sulle dinamiche di consumo e sulle concezioni legate a queste sostanze. Conoscere questi fenomeni è essenziale per comprendere il crescente problema delle dipendenze e per affrontare in modo efficace il tema della salute pubblica.
L’epidemia della cocaina rosa
La cocaina rosa, nota per i suoi effetti psicoattivi e i costi elevati associati, sta emergendo nel panorama delle droghe, conquistando una clientela raffinata e spesso benestante. Gatti non si limita a descrivere il fenomeno; evidenzia anche che tale sostanza viene presentata con una narrazione accattivante, attraverso situazioni di festa e glamour. Le rappresentazioni che evidenziano il consumo di cocaina rosa a eventi esclusivi alimentano l’idea che l’uso di droghe sia parte integrante di uno stile di vita lussuoso.
Questa nuova sostanza è spesso associata a nomi attrattivi, come “la tusi“, che richiamano attenzioni e desiderio. Ma al di là dell’appeal superficiale, Gatti sottolinea che la realtà è molto più complessa: le miscele di sostanze circolanti nel mercato europeo non sempre corrispondono alla loro etichettatura, rappresentando un potenziale rischio per la salute degli utenti. Mentre il prezzo può variare da 200 a 400 euro al grammo, c’è da chiedersi come i minori, e non solo, possano accedere a tali somme per comprare una sostanza così costosa.
Il marketing delle droghe e i modelli di consumo
Un aspetto preoccupante di questa dinamica è il legame tra droghe e marketing, evidenziato da Gatti in diverse occasioni. Il fenomeno del “spot-testimonial-influencer” gioca un ruolo significativo nella promozione di nuove sostanze illecite. Messaggi sottili, ma efficaci, alimentano l’idea che certe droghe siano “cool” e desiderabili. La potenza di queste narrative è tale che, anche abbinando elementi di realtà e fantasia, si influenzano le percezioni e le scelte dei consumatori.
Il medico mette in guardia su come, nel momento in cui il consumo viene imbellettato e presentato come tendenza, le opinioni pubbliche possono cambiare rapidamente. Questo comportamento è allarmante soprattutto perché è accompagnato da un aumento dei casi di overdose e di problemi di salute legati all’uso di sostanze psicoattive. Gatti suggerisce che ci sia una sorta di campagna pubblicitaria nel mercato delle nuove droghe, inducendo a un circolo vizioso che incoraggia il consumo incessante di novità.
L’effetto delle nuove sostanze sul mercato
Riaprendo la riflessione su sostanze come il fentanil, Gatti analizza come la loro introduzione nel mercato avvenga spesso sotto false premesse di sicurezza e prestigio. La sua analisi rivela uno strano paradosso: anche se le droghe portano a problematiche significative nella società, il mercato sembrerebbe prosperare. Si stima che la continua diversificazione dei prodotti serva a soddisfare una clientela sempre più variata, che va dai consumatori occasionali a quelli più giovani e avventurosi.
I mix di sostanze chimiche, frutto di laboratori clandestini, sono in grado di generare effetti che talvolta superano le aspettative degli utenti, creando così una spirale di consumi sempre più elevati. La sfida principale rimane quella di creare consapevolezza sui rischi connessi e di affrontare il fenomeno delle dipendenze non solo sul piano della repressione, ma anche nella prevenzione.
La necessità di una strategia di prevenzione
Gatti conclude il suo intervento avvertendo che la questione delle droghe non è affrontata in maniera adeguata in un contesto sociale già complesso. Il consumatore non è un individuo isolato, ma parte di un sistema in cui il marketing gioca un ruolo cruciale. Ignorare questo aspetto significa toccare solo la superficie del problema, lasciando in ombra la strategia di comunicazione ben orchestrata dietro al consumo di droghe.
In un mondo sempre più interconnesso, dove social e media tradizionali si combinano per diffondere informazioni, è fondamentale ripensare l’approccio alla salute pubblica e alla prevenzione. Le droghe dovrebbero essere viste non solo come beni di consumo, ma come fenomeni che richiedono una risposta integrata e ben pianificata, per contribuire a mitigare i danni legati alle dipendenze nella società contemporanea.
