Sono stati recentemente osservati tre scimpanzé intenti a condividere un frutto particolare, noto come ‘African breadfruit’, all’interno del Parco Nazionale Cantanhez, in Guinea-Bissau. Questo comportamento, immortalato in un’istantanea da un team di ricerca dell’Università di Exeter, ha suscitato grande interesse nel mondo scientifico. La notizia, pubblicata il 23 aprile 2025, ha rivelato che gli scimpanzé non si limitano a mangiare, ma consumano anche frutta fermentata che contiene alcol, un fenomeno che dimostra la loro capacità di socializzare in modo simile agli esseri umani.
La scoperta della frutta fermentata
Le immagini catturate mostrano gli scimpanzé riuniti in cerchio, mentre si scambiano il frutto del pane africano fermentato. Questo frutto, come confermato dai ricercatori, presenta un contenuto di etanolo, il che implica che i primati antropomorfi potrebbero cercare attivamente l’alcol. Il team di Exeter ha installato telecamere nel parco per monitorare il comportamento degli scimpanzé, scoprendo che queste creature condividono la frutta fermentata in diverse occasioni.
Il tasso di alcol trovato nel frutto era pari a 0,61% di Abv (Alcohol By Volume), un valore relativamente basso ma significativo. Gli scienziati avvertono che questa potrebbe essere solo la parte visibile di un fenomeno più ampio, poiché gli scimpanzé consumano una dieta composta per il 60-85% da frutta. Pertanto, anche piccole quantità di alcol presenti in vari alimenti potrebbero tradursi in un’assunzione complessiva notevole.
Implicazioni sociali e comportamentali
Anna Bowland, del Centro per l’Ecologia e la Conservazione al Penryn Campus di Exeter, sottolinea che il consumo di alcol negli esseri umani è legato al rilascio di dopamina ed endorfine, che favoriscono sensazioni di felicità e relax. Questo solleva interrogativi sul fatto che anche gli scimpanzé possano trarre benefici sociali simili dal consumo di frutta alcolica. La ricerca suggerisce che il comportamento di condivisione della frutta fermentata potrebbe essere una delle prime fasi evolutive di ciò che oggi conosciamo come “festino”.
Kimberley Hockings, un’altra ricercatrice coinvolta nello studio, evidenzia che gli scimpanzé non condividono frequentemente il cibo, il che rende questo comportamento particolarmente significativo. La ricerca mira a comprendere se gli scimpanzé cercano deliberatamente frutti contenenti etanolo e come il loro metabolismo reagisca a tali alimenti.
Riflessioni sulla storia evolutiva
Il consumo di alcol da parte degli esseri umani risale a epoche remote e ha avuto effetti benefici sui legami sociali. La scoperta che i nostri parenti più prossimi, gli scimpanzé, possano comportarsi in modo simile offre spunti interessanti sulla nostra evoluzione. Gli esperti avvertono che è necessario approfondire la questione per determinare se il consumo di frutta fermentata da parte degli scimpanzé possa essere alla base di tradizioni sociali antiche, suggerendo così che la pratica di banchettare insieme potrebbe avere radici profonde nella nostra storia evolutiva.
Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione del comportamento degli scimpanzé, ma invita anche a riflettere sul modo in cui le interazioni sociali siano state influenzate dal consumo di alcol nel corso della storia umana.
