La recente **innovazione** nel campo della **cardiologia** ha portato a un **intervento salvavita** per un giovane adulto affetto da una rara **cardiopatia congenita**, noto come “**cuore a metà**”. Questo intervento, realizzato presso l’**Ospedale Bambino Gesù** di **Roma**, ha rappresentato un importante passo avanti nella cura delle **cardiopatie congenite rare**, aprendo nuove possibilità terapeutiche per pazienti in condizioni simili.
Un intervento all’avanguardia
Il 6 maggio 2025, un’équipe di medici dell’**Ospedale Bambino Gesù** ha eseguito con successo una **procedura innovativa** per il trattamento di un paziente di 32 anni nato con un **cuore univentricolare**. Questa condizione implica che il cuore possieda un solo **ventricolo** in grado di pompare il **sangue**, una situazione che può portare a gravi **complicazioni**, tra cui **insufficienza valvolare** e **scompenso cardiaco**. Il paziente, già sottoposto a numerosi **interventi cardiochirurgici**, ha presentato un **malfunzionamento** della **valvola mitralica**, con una perdita di oltre il 60% del **sangue ossigenato**, compromettendo notevolmente la sua **qualità di vita**.
Dopo aver ottenuto l’approvazione del **Comitato etico** dell’ospedale e del **Ministero della Salute**, i medici hanno scelto di utilizzare un **approccio mininvasivo**, impiantando tre **clip valvolari** tramite un **catetere**. Questo metodo ha permesso di evitare i rischi associati a un **intervento chirurgico tradizionale**, che sarebbe stato eccessivamente pericoloso per il paziente. L’intervento ha richiesto una **pianificazione dettagliata**, inclusa la creazione di **modelli 3D** del cuore e **simulazioni virtuali**, grazie al lavoro del team dell’**Unità di Imaging avanzato**.
La complessità del cuore univentricolare
Il **cuore univentricolare** rappresenta una delle forme più complesse di **cardiopatia congenita**. In questa condizione, un solo **ventricolo** è responsabile della **circolazione sanguigna**, il che può portare a una serie di **complicazioni** nel corso della vita del paziente. Le persone che raggiungono l’età adulta possono sviluppare **insufficienza valvolare grave**, che richiede **trattamenti complessi** e, in alcuni casi, un **trapianto di cuore**.
Il giovane paziente del **Bambino Gesù** ha dovuto affrontare una lunga serie di **interventi** per stabilire un sistema di **circolazione alternativo**, noto come **Fontan**, che consente al **sangue povero di ossigeno** di raggiungere i **polmoni** senza passare per il cuore. Questa condizione sottopone il ventricolo rimanente a un costante **sovraccarico di lavoro**, rendendo necessarie **terapie** e **controlli regolari**. L’**insufficienza mitralica** che si era sviluppata nel paziente ha reso urgente l’intervento, poiché la **valvola** non funzionava più correttamente, aumentando il rischio di **scompenso cardiaco**.
Risultati e prospettive future
Il risultato dell’intervento eseguito dal team guidato dal **dottor Gianfranco Butera**, responsabile di **Cardiologia Interventistica**, ha superato le aspettative. Grazie a **manovre innovative** e all’uso di **tecniche non convenzionali**, l’**insufficienza mitralica** è stata ridotta a un livello inferiore al lieve. Il paziente ha mostrato un rapido **miglioramento** delle sue condizioni cliniche ed è stato dimesso dopo soli sei giorni, con una significativa diminuzione della **terapia farmacologica**.
Questo intervento si inserisce in un programma più ampio dell’**Ospedale Bambino Gesù**, volto a sviluppare **tecniche innovative** per il trattamento delle **disfunzioni valvolari** nei pazienti con **cardiopatie congenite**. Il **dottor Butera** ha sottolineato l’importanza di un team **multidisciplinare** per affrontare le sfide poste da queste **patologie rare** e complesse. La **dottoressa Claudia Montanaro** ha evidenziato come i **progressi** nella cura delle **cardiopatie congenite** negli ultimi vent’anni abbiano ampliato le **opzioni di vita** per i pazienti, ma abbiano anche introdotto nuove problematiche che richiedono la presenza di **specialisti dedicati**.
