Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di una riforma legislativa nel settore farmaceutico durante un evento svoltosi alla Camera dei Deputati il 8 maggio 2025. In questa occasione, Urso ha evidenziato come la proposta della Commissione Europea rappresenti un’opportunità cruciale per i sistemi sanitari nazionali, invitando a rivedere i paradigmi esistenti per garantire maggiore efficacia e competitività.
Riforma della legislazione farmaceutica
Urso ha affermato che la revisione dell’amministrazione farmaceutica si configura come una leva strategica per il sostegno della competitività dell’industria farmaceutica sia in Italia che in Europa. Ha insistito sulla necessità di garantire l’uguaglianza di accesso ai medicinali per tutti i pazienti europei, affrontando le carenze esistenti e supportando l’intera catena produttiva. La riforma proposta mira a creare un contesto più favorevole per le imprese del settore, che si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse.
Il Ministro ha anche evidenziato che il Governo italiano è attivamente impegnato a fianco delle imprese, sottolineando come siano stati effettuati diversi interventi a livello europeo. Urso ha messo in evidenza l’importanza di una revisione dei diritti di proprietà intellettuale, in particolare per quanto riguarda i brevetti, che influenzano direttamente il sistema e gli investimenti nel settore. L’Italia, riconosciuta come leader nella farmaceutica e nella scienza della vita, deve creare condizioni favorevoli per il consolidamento della filiera.
Crescita del settore farmaceutico
Il Ministro ha poi riportato dati significativi riguardanti il settore farmaceutico italiano. Nel 2024, il valore della produzione ha superato i 56 miliardi di euro, un incremento rispetto ai 52 miliardi dell’anno precedente. Questo comparto ha registrato la maggiore crescita sia in termini di produzione che di esportazione, con l’export che ha raggiunto i 54 miliardi di euro. Negli ultimi cinque anni, l’industria farmaceutica italiana ha fatto registrare un aumento netto del 65%, superando la media europea del 57%.
In aggiunta, Urso ha sottolineato l’importanza degli investimenti nel settore della ricerca e del capitale umano, con le imprese che investono annualmente circa 4 miliardi di euro. Questo investimento ha portato a un aumento del 9% degli occupati nel settore, in contrasto con una media europea di crescita dell’occupazione del 3%. Questi dati indicano un percorso virtuoso per l’industria, che continua a dimostrarsi fondamentale per la crescita economica del Paese.
Prospettive future
Guardando al futuro, Urso ha evidenziato la necessità di tradurre le precondizioni favorevoli in azioni concrete per garantire un accesso equo e sostenibile all’innovazione terapeutica per tutti i cittadini. Ha sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo e di una collaborazione efficace tra i vari attori del settore, come dimostrato dal tavolo di lavoro sui farmaci e i biomedicali istituito presso il Ministero. Solo attraverso un approccio sinergico sarà possibile affrontare le sfide future che l’industria farmaceutica italiana si trova a dover affrontare.
