Aids, D’Ettorre (UniRoma): “Benessere a lungo termine per persone con Hiv grazie a B/F/Taf”

Lo studio Bictel evidenzia l’efficacia del regime B/F/Taf nel trattamento dell’HIV, con miglioramenti significativi nella salute immunologica e metabolica dei pazienti.

L’analisi condotta nell’ambito dello studio Bictel ha fornito risultati significativi riguardo agli effetti della terapia bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/Taf) sulle persone affette da HIV. Gabriella D’Ettorre, professore ordinario di Malattie infettive presso l’Università Sapienza di Roma, ha presentato i dettagli di questa ricerca durante la 17esima edizione dell’Icar, la Conferenza Italiana su Aids e Ricerca Antivirale, che si svolge a Padova fino al 23 maggio 2025.

Risultati dello studio Bictel

Nel corso dello studio, sono stati coinvolti 180 partecipanti con HIV che hanno cambiato la loro terapia in favore di un regime basato su B/F/Taf. L’obiettivo principale era quello di esaminare l’efficacia virologica e immunologica, oltre alla sicurezza metabolica nel lungo periodo. Dopo 144 settimane, ovvero più di due anni e mezzo, i risultati hanno mostrato un mantenimento della carica virale non rilevabile e un miglioramento stabile dei livelli di CD4, insieme a un miglioramento del rapporto CD4/CD8, considerato un indicatore fondamentale dell’immunoattivazione. Gabriella D’Ettorre ha sottolineato come la riduzione significativa dei trigliceridi rappresenti un dato incoraggiante per la salute metabolica delle persone che vivono con HIV.

Implicazioni per la salute dei pazienti

D’Ettorre ha evidenziato la crescente importanza di considerare non solo l’efficacia delle terapie dal punto di vista immunologico e virologico, ma anche le comorbidità che i pazienti possono sviluppare nel tempo. Con lo studio Bictel, è stato possibile valutare l’impatto del regime B/F/Taf sul profilo glucidico e lipidico, analizzando parametri come il colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi. Tra i 118 partecipanti che hanno completato lo studio, è stata osservata una riduzione statisticamente significativa dei trigliceridi, un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari.

D’Ettorre ha concluso affermando che, nonostante l’efficacia delle terapie, è fondamentale monitorare la salute metabolica dei pazienti e garantire un approccio integrato che consideri sia gli aspetti virologici che quelli metabolici, per migliorare la qualità della vita delle persone affette da HIV.

La conferenza in corso a Padova rappresenta un’importante opportunità per discutere di questi temi e per aggiornare la comunità scientifica sui progressi nella ricerca e nelle terapie per l’HIV.

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