Il 23 maggio 2025, Giovanni Di Perri, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Università degli Studi di Torino, ha parlato all’Adnkronos Salute durante la 17esima edizione dell’Italian Conference on Aids and Antiviral Research (Icar 2025). Il suo intervento ha messo in luce i progressi significativi nella terapia antiretrovirale, sottolineando come, dopo oltre tre decenni di sviluppo, oggi siano disponibili diverse opzioni terapeutiche.
Percorso evolutivo della terapia
Di Perri ha descritto il percorso evolutivo della terapia, paragonandolo a un “crescendo rossiniano” che ha condotto a soluzioni come la triplice terapia. Questa innovazione ha portato a risultati che, secondo il medico, non erano raggiungibili solo dieci anni fa. La triplice terapia rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’HIV, offrendo nuove speranze ai pazienti e migliorando la loro qualità di vita.
Importanza della ricerca continua
L’evento di Torino ha riunito esperti e professionisti del settore sanitario, evidenziando l’importanza della ricerca continua e dello sviluppo di trattamenti sempre più efficaci. La conferenza ha anche fornito un’importante piattaforma per discutere delle sfide attuali e future nella gestione dell’HIV e delle malattie infettive, con particolare attenzione all’implementazione di terapie innovative.
Impegno della comunità scientifica
La partecipazione di esperti come Di Perri riflette l’impegno della comunità scientifica nell’affrontare la pandemia di HIV/AIDS e nel migliorare le strategie di trattamento. La disponibilità di nuove terapie non solo offre speranza ai pazienti, ma contribuisce anche a ridurre la trasmissione del virus, un obiettivo cruciale nella lotta contro questa malattia.
Collaborazione tra ricercatori e clinici
In un contesto in cui la salute pubblica è sempre più al centro dell’attenzione, eventi come l’Icar 2025 sono fondamentali per favorire la collaborazione tra ricercatori, clinici e pazienti, creando un dialogo costruttivo che porta a soluzioni pratiche e innovative. La lotta contro l’HIV continua, ma i progressi compiuti fino ad oggi rappresentano un motivo di ottimismo per il futuro.
