Aiom presenta 39 linee guida sui tumori: focus su cure appropriate e qualità della vita

La 23esima Conferenza nazionale dell’oncologia medica a Bologna discute l’importanza delle linee guida e della real world evidence per migliorare l’assistenza oncologica in Italia.

Si è aperta oggi, 24 gennaio 2025, a Bologna la 23esima Conferenza nazionale dell’oncologia medica, organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). Questo evento annuale rappresenta un’importante occasione di confronto per specialisti e professionisti del settore, focalizzandosi sull’importanza delle linee guida nella pratica clinica quotidiana. Le linee guida, redatte da Aiom, sono considerate strumenti essenziali per garantire un’assistenza di qualità e omogenea sul territorio, contribuendo a ridurre le disparità nell’accesso alle cure.

Le linee guida di Aiom e il loro impatto

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica vanta un significativo contributo nella creazione di 39 linee guida, tutte riconosciute dal Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Questi documenti scientifici, elaborati con la partecipazione di circa 950 professionisti e 75 società scientifiche, sono fondamentali per la pratica clinica di migliaia di specialisti. Dal 2013 a oggi, oltre 4,3 milioni di documenti in formato PDF sono stati scaricati dal sito ufficiale di Aiom, dimostrando l’ampia diffusione e l’utilità delle linee guida nel settore oncologico.

Francesco Perrone, presidente di Aiom, ha sottolineato come queste linee guida siano progettate per uniformare le pratiche cliniche, offrendo raccomandazioni basate su evidenze scientifiche. Questo approccio mira a garantire che i pazienti ricevano trattamenti appropriati e tempestivi, specialmente in un contesto in cui nel 2024 sono previste 390.100 nuove diagnosi di cancro in Italia, corrispondenti a oltre 1.000 nuovi casi al giorno. La disponibilità di strumenti adeguati è cruciale per affrontare l’aumento dei costi delle cure e per gestire la crescente domanda di assistenza.

Le sfide della pratica oncologica

Il presidente eletto di Aiom, Massimo Di Maio, ha evidenziato le difficoltà nel tradurre le raccomandazioni delle linee guida in pratica clinica, soprattutto in un contesto di risorse limitate e carenza di personale. La frammentazione dell’assistenza oncologica, con unità dedicate a singole neoplasie, non è più sostenibile. La necessità di un approccio integrato è diventata evidente, soprattutto considerando i progressi nelle terapie e l’aumento del numero di pazienti guariti e cronici.

Attualmente, in Italia, 3,7 milioni di persone vivono dopo una diagnosi di tumore, un incremento significativo rispetto ai 2,6 milioni di quindici anni fa. Perrone ha annunciato l’intenzione di sviluppare una linea guida specifica per i “lungoviventi”, affrontando temi cruciali come la gestione della fatigue, dei disturbi del sonno e della sessualità. È fondamentale che gli oncologi considerino anche le conseguenze psicosociali legate alla diagnosi di tumore, che influenzano profondamente la qualità della vita dei pazienti.

Il futuro delle linee guida e la real world evidence

La conferenza di Bologna si concentra anche sull’importanza della real world evidence (evidenza della vita reale) per l’aggiornamento delle linee guida. Perrone ha sottolineato come gli studi clinici randomizzati, pur essendo fondamentali per l’approvazione dei farmaci, non possano coprire tutte le variabili della pratica clinica quotidiana. Pertanto, è essenziale integrare i dati provenienti dalla vita reale per migliorare la qualità delle linee guida e garantire che riflettano le reali necessità dei pazienti.

L’Europa sta progressivamente riconoscendo il valore della real world evidence. È necessario sviluppare politiche che promuovano procedure di rimborso legate alla produzione di evidenze, affinché le società scientifiche possano definire con maggiore precisione le linee guida, informando meglio clinici, pazienti e istituzioni sull’efficacia dei trattamenti. La conferenza di Bologna rappresenta dunque un passo importante verso un futuro in cui le linee guida possano realmente rispondere alle sfide della pratica oncologica contemporanea.

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