Annicchiarico (Veneto): “In testa nonostante l’alta concentrazione di polveri sottili”

La salute pubblica in Veneto: miglioramenti nei servizi e sfide ambientali richiedono un approccio integrato e politiche intersettoriali per garantire benessere collettivo e co-progettazione efficace.

La questione della salute pubblica in Veneto è al centro del dibattito dopo la presentazione del XIII Rapporto Crea Sanità, avvenuta il 2 luglio 2025 a Roma. Massimo Annicchiarico, direttore generale dell’Area sanità e sociale della Regione Veneto, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato, noto come One Health, per affrontare le sfide sanitarie contemporanee. Il rapporto evidenzia come, negli ultimi cinque anni, la qualità dei servizi sanitari sia migliorata, specialmente nelle regioni del Sud Italia, ma il Veneto si distingue per la sua eccellenza, raggiungendo un indice di performance del 55%.

L’analisi di Annicchiarico mette in luce la resilienza della sanità veneta, che ha rispettato oltre il 70% dei criteri di qualità stabiliti. Tuttavia, il direttore ha richiamato l’attenzione su un aspetto critico: la concentrazione di polveri sottili rappresenta un fattore che influisce negativamente sulla percezione della salute dei cittadini. Questo problema ambientale ha portato la Regione a trovarsi coinvolta in una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Annicchiarico ha affermato che è fondamentale agire su vari ambiti, inclusi quelli ambientali, per migliorare il benessere collettivo.

Il ruolo delle politiche intersettoriali

Annicchiarico ha evidenziato come le politiche intersettoriali e la prevenzione primaria siano essenziali per il miglioramento della salute pubblica. Ha sottolineato che la responsabilità non ricade solo sul servizio sanitario, ma coinvolge l’intera società, comprese le istituzioni, le politiche di mobilità, il mondo del lavoro e il sistema educativo. Questo approccio richiede un impegno coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti, per garantire che le politiche adottate siano efficaci e rispondano alle reali necessità dei cittadini.

Co-progettazione e servizi socio-sanitari

Un altro punto cruciale sollevato da Annicchiarico riguarda la co-progettazione nel settore socio-sanitario. Secondo il rapporto, esiste un ampio margine di miglioramento in questo ambito, dove le politiche devono coinvolgere non solo il servizio sanitario, ma anche gli enti locali e le associazioni che operano nel settore. La co-progettazione è vista come un’opportunità per sviluppare servizi che rispondano alle esigenze specifiche delle famiglie, in particolare per quanto riguarda il supporto ai non autosufficienti. Annicchiarico ha concluso sottolineando che è necessario ascoltare le priorità delle famiglie, evitando interventi generici che non tengano conto delle necessità reali delle persone.

In questo contesto, il dibattito sulla salute in Veneto si presenta come un’opportunità per riflettere su come le istituzioni possano collaborare per garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti i cittadini.

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