Anziani, studio rivela che il 50% degli over 65 teme declino cognitivo e problemi motori

Gli over 65 puntano su alimentazione e attività fisica per mantenere autonomia e salute, affrontando preoccupazioni come declino cognitivo e difficoltà motorie attraverso la campagna “Vivi l’età”.

Gli over 65 desiderano mantenere la propria autonomia nel lungo termine, ma per raggiungere questo obiettivo è fondamentale focalizzarsi su alimentazione e attività fisica. Secondo i dati dell’Osservatorio Nestlé, attivo dal 2009 e aggiornato nel 2024, più della metà degli anziani (51%) esprime preoccupazione per il declino cognitivo, associato a condizioni come l’Alzheimer e la demenza. Al secondo posto tra le preoccupazioni, con il 48%, si collocano le difficoltà motorie, mentre il 43% degli intervistati teme la perdita dell’indipendenza funzionale. Per affrontare queste sfide, è stata lanciata la campagna sociale “Vivi l’età”, promossa da Meritene, un marchio di Nestlé Health Science, con l’intento di incoraggiare un approccio attivo e consapevole alla vita in ogni fase dell’età.

Fattori ambientali e longevità

Invecchiare in salute non è soltanto una questione di genetica. Secondo uno studio recente condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford, il patrimonio genetico ha un impatto significativamente minore rispetto ai fattori ambientali, che possono influenzare la qualità della vita degli anziani fino a dieci volte di più. Elementi come lo stile di vita, l’attività fisica, le interazioni sociali, una corretta alimentazione e la prevenzione giocano un ruolo cruciale. Ennio Tasciotti, direttore dello Human Longevity Program all’IRCCS San Raffaele di Roma, sottolinea che le esperienze individuali e generazionali influenzano profondamente il modo in cui invecchiamo. Investire nella salute oggi, secondo Tasciotti, è la strategia migliore per migliorare la qualità della vita in futuro.

Opportunità e salute in età avanzata

Tasciotti evidenzia che invecchiare non significa necessariamente perdere funzionalità. Al contrario, si tratta di entrare in una fase della vita ricca di nuove opportunità. La salute e il benessere dipendono da scelte concrete, come un’alimentazione equilibrata, un’attività fisica regolare e relazioni sociali significative. Questi elementi sono riconosciuti dalla comunità medica come fondamentali per contrastare il decadimento funzionale e mantenere una buona qualità di vita. La percezione di sentirsi in forma, tanto a livello cognitivo quanto fisico, diventa così centrale per affrontare la longevità. Prevenire il declino cognitivo e muscolare è non solo possibile, ma sempre più necessario.

Comportamenti e cambiamenti nello stile di vita

Dai dati dell’Osservatorio Nestlé emerge che i bisogni più sentiti dagli over 65 sono strettamente legati: il 58% desidera sentirsi in forze, mentre il 49% vuole rimanere attivo. Uno studio della Stanford University ha dimostrato che il processo di invecchiamento non è uniforme, e ogni organo può invecchiare a ritmi diversi. Le fasi critiche si verificano intorno ai 40 e 60 anni, momenti in cui il corpo subisce cambiamenti significativi. Tuttavia, alcuni comportamenti possono effettivamente rallentare l’invecchiamento biologico.

Tasciotti sottolinea l’importanza di prestare attenzione all’alimentazione, in particolare all’apporto proteico, che deve essere adeguato all’età, al peso e al livello di attività fisica per mantenere la massa muscolare. La salute muscolare è fondamentale per il metabolismo e la prevenzione delle malattie croniche. Con l’età, la sarcopenia, ovvero la perdita di massa e forza muscolare, diventa una preoccupazione crescente. Mangiare bene e mantenere uno stile di vita attivo sono essenziali non solo per prolungare la vita, ma anche per preservarne la qualità.

Nuove abitudini e riflessioni sul futuro

Nel corso dell’ultimo anno, la fascia di popolazione over 65 ha mostrato un cambiamento significativo nel proprio stile di vita. Sebbene il 49% degli anziani trascorra del tempo guardando la televisione, non mancano aspetti positivi: quasi il 30% dedica più tempo alla salute, il 28% si occupa dei nipoti, e il 26% ha più tempo per attività precedentemente considerate secondarie. Un quarto degli intervistati cerca di muoversi di più ogni giorno e il 21% si dedica a nuovi hobby. Tasciotti osserva che esiste una parte della popolazione anziana che sta invecchiando bene e che probabilmente avrà un invecchiamento migliore rispetto alle generazioni più giovani, che affrontano sfide come l’inquinamento, l’ansia e una vita sociale limitata.

Tuttavia, l’aumento delle aspettative di vita non è un fenomeno scontato. Secondo il medico, le malattie croniche stanno emergendo in età sempre più precoce, e la medicina della longevità deve concentrarsi sulla prevenzione piuttosto che sulla cura.

Pillole di prevenzione per una vita lunga e sana

Per vivere a lungo e bene, Tasciotti consiglia di adottare un approccio olistico che consideri tutti i fattori che influenzano la qualità della vita in età avanzata. La prevenzione si divide in tre livelli: primaria, per evitare l’insorgenza di malattie; secondaria, per individuare precocemente patologie; terziaria, per gestire le malattie già in corso. Non esistono formule magiche per una vita lunga e sana, ma è necessario un impegno costante e personalizzato, che combina la guida degli esperti con scelte consapevoli nella vita quotidiana.

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