Armuzzi (Humanitas): “In Italia ci sono 260mila persone con Mici, fondamentale la diagnosi precoce”

La campagna “Voci di pancia” promuove la diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare per migliorare la vita dei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali.

La consapevolezza tempestiva dei sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) è fondamentale per garantire l’accesso a terapie efficaci. Questo il messaggio chiave emerso dalla presentazione della campagna “Voci di pancia”, tenutasi il 1° luglio 2025 a Roma. Durante l’evento, Alessandro Armuzzi, responsabile dell’Unità Operativa di IBD presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e professore ordinario di Gastroenterologia presso Humanitas University, ha sottolineato l’importanza di una diagnosi precoce.

Il contesto delle malattie infiammatorie croniche intestinali

Le malattie infiammatorie croniche intestinali comprendono condizioni come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, che colpiscono circa 260.000 persone in Italia. Queste patologie si manifestano con sintomi quali diarrea, dolore addominale, debolezza e perdita di peso, e tendono a insorgere prevalentemente tra i 15 e i 40 anni. La crescente incidenza di queste malattie rende cruciale il riconoscimento tempestivo dei sintomi, in modo da indirizzare i pazienti verso centri specializzati. Armuzzi ha evidenziato che, attualmente, esistono molteplici opzioni terapeutiche disponibili, rendendo la diagnosi precoce un elemento chiave per migliorare la prognosi dei pazienti.

La campagna “Voci di pancia”

La campagna “Voci di pancia” è stata lanciata da Lilly con il patrocinio di diverse associazioni, tra cui Amici Italia, Ig-IBD e IFCCA. Questa iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alle malattie infiammatorie croniche intestinali, affrontando temi che vanno oltre il mero aspetto medico. Armuzzi ha dichiarato che la campagna si concentra su tre aree principali: nutrizione e convivialità, sessualità e genitorialità, lavoro e studio. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ponendo l’accento sull’importanza di ascoltare le loro esigenze e preoccupazioni.

Un approccio multidisciplinare

Armuzzi ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Non basta somministrare una terapia; è essenziale considerare anche i fattori sociali e relazionali che influenzano la vita quotidiana dei pazienti. Tematiche come la genitorialità, la sessualità e il supporto sociale sono cruciali per garantire una remissione efficace e duratura. Il team di cura deve includere non solo medici, ma anche infermieri e chirurghi, creando un ambiente di supporto che migliori complessivamente la qualità della vita dei pazienti.

Con iniziative come “Voci di pancia”, si punta a creare una maggiore consapevolezza e comprensione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, promuovendo un dialogo aperto e inclusivo tra pazienti e professionisti della salute.

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