Il report annuale sul rischio professionale nel settore sanitario in Italia, stilato da Marsh, evidenzia un incremento significativo dell’impatto economico associato alle infezioni correlate all’assistenza, collocandole al quarto posto tra le problematiche più comuni nella medical malpractice. Questo report, presentato a Milano a un selezionato gruppo di esperti del settore sanitario, si inserisce all’interno della quindicesima edizione del MedMal Report, che analizza l’andamento della malpractice medica nel Paese.
Le problematiche emergenti nel contesto sanitario
L’analisi condotta da Marsh mostra un trend costante riguardo alle frequenze e agli impatti economici connessi agli eventi avversi, sottolineando come le infezioni correlate all’assistenza stiano diventando un fenomeno di crescente rilevanza. Maria Concetta Trovato, Healthcare Practice Leader di Marsh Advisory, ha messo in evidenza che l’inadeguatezza di alcune pratiche operative, in particolare nel campo della chirurgia e dell’ostetricia, può portare a esiti inattesi e complicazioni. Le unità operative che presentano il più alto rischio di contenzioso sono quelle di chirurgia generale e ginecologia, a causa della loro elevata frequenza di eventi critici.
Secondo il report, gli errori chirurgici, seguiti dagli errori diagnostici e da quelli relativi al parto, continuano a rappresentare le problematiche più rilevanti in termini di frequenza. Le infezioni nosocomiali non solo rientrano tra le problematiche più frequentemente segnalate, ma il loro costo complessivo è anche particolarmente elevato. Questa analisi mette in luce la necessità di garantire un miglioramento nelle pratiche di gestione e prevenzione di tali eventi.
Dati economici: un panorama preoccupante
Il report 2024, che si riflette sui dati del 2023, offre un quadro economico complesso per le strutture sanitarie italiane. Il valore liquidato per i sinistri registrati ammonta a 658 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai 480 milioni dell’anno precedente. Inoltre, il valore medio di riserva per ogni sinistro è in crescita ed è attualmente fissato a 142.631 euro. Questi dati dimostrano chiaramente come il settore stia affrontando un aumento esponenziale dei costi legati alla malpractice, con riflessi diretti sulle finanze delle strutture sanitarie.
I dati mostrano anche un incremento del costo medio annuo per struttura, salito da poco meno di 1,8 milioni a quasi 2 milioni di euro. Le unità di ostetricia e ginecologia hanno avuto un impatto particolarmente significativo, pesando per il 20,6% del totale dei sinistri, seguite dal pronto soccorso e dall’ortopedia, anch’essi protagonisti di un elevato numero di incidenti.
Infezioni correlate all’assistenza: una questione urgente
Un punto cruciale emerso dal MedMal Report riguarda l’urgenza di attenzionare le infezioni correlate all’assistenza. Queste sono, infatti, al quarto posto tra i più comuni eventi avversi, rappresentando il 9,9% delle segnalazioni. I costi medi associati a tali infezioni si aggirano attorno ai 155.000 euro, imponendo quindi una riflessione su come gestire questi eventi che, purtroppo, continuano a crescere in frequenza e complessità.
Maria Concetta Trovato ha sottolineato la necessità di una maggiore analisi di questo fenomeno, evidenziando l’importanza di sviluppare strategie efficaci per affrontare l’evoluzione delle infezioni correlate all’assistenza. Le aziende sanitarie sono chiamate a implementare misure di prevenzione più rigorose e a formare il personale sanitario per ridurre al minimo il rischio di tali eventi. La gestione di questa tipologia di eventi avversi è destinata a diventare sempre più complicata, richiedendo un approccio multifattoriale e collaborativo per garantire la sicurezza dei pazienti e il sostenimento della qualità delle cure.