Bea a colori: risultati e progetti futuri a sostegno della ricerca medica e dei pazienti

L’associazione no profit Bea a Colori ha raccolto 130mila euro per la ricerca cardiologica e il supporto psicologico, celebrando i successi con una cena benefica e pianificando nuove iniziative per il futuro.
Bea a colori: risultati e progetti futuri a sostegno della ricerca medica e dei pazienti - Salutextutti.it

L’associazione no profit Bea a Colori ha raggiunto traguardi significativi negli ultimi quattro anni, con un impegno costante nella raccolta fondi per la ricerca cardiologica e il supporto psicologico. Con progetti finanziati per un totale di 130mila euro, l’organizzazione ha dimostrato una dedizione esemplare a favore della salute pubblica, contribuendo in modo diretto al miglioramento della vita di numerosi pazienti. I recenti successi sono stati celebrati durante una cena benefica al Casale del Gusto di Roma, che ha visto la partecipazione di oltre 170 ospiti.

Il bilancio dell’associazione

Nel contesto dell’evento, il bilancio dell’associazione Bea a Colori è stato esposto con chiarezza. Fondata nel 2020 da Lino e Lucia, genitori di Beatrice, tragicamente scomparsa a causa di un arresto cardiaco a soli 19 anni, l’associazione ha avuto come obiettivo primario il supporto alla ricerca medica. Negli ultimi quattro anni, il contributo economico di 130mila euro ha permesso di finanziare importanti borse di ricerca, con particolare attenzione alla cardiologia pediatrica e al supporto psicologico. Attraverso un approccio sistematico, Bea a Colori è riuscita a toccare la vita di molti pazienti e a garantire una continua innovazione nella sfera della salute. Alla base di questi risultati ci sono stati interventi concreti, come le borse di ricerca stipendiate presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che hanno visto l’assegnazione di due borse in ambito cardiologico e due dedicate al supporto psicologico.

Progetti per il futuro: la nuova collaborazione con il Centro antiviolenza Iside

Guardando al futuro, l’associazione Bea a Colori ha delineato obiettivi ancora più ambiziosi per il 2025. Tra i progetti in programma, emerge una collaborazione con il Centro antiviolenza Iside, attivo dal 2004 e volto a fornire supporto a donne e bambini vittime di violenza domestica. Questa iniziativa sottolinea l’impegno dell’associazione a non limitarsi solo alla ricerca medica, ma ad ampliare i propri orizzonti per includere vari aspetti legati al benessere sociale. Il progetto ‘Ricoloriamo una Vita‘ verrà rinnovato e ulteriori sedute psicologiche saranno attivate in sinergia con il Consultorio Antera, un intervento specifico rivolto a giovani adulti tra i 18 e 25 anni che necessitano di supporto. Inoltre, Bea a Colori intende continuare a collaborare con altre organizzazioni, come Care for a Child’s Heart, dedicandosi alla cura di bambini con cardiopatie congenite in contesti internazionali.

La crescita di iniziative locali e internazionali

Tra le iniziative che prenderanno vita nel prossimo anno, vi è anche la volontà di sostenere il progetto ‘Costruiamo un pozzo d’acqua‘ in Burkina Faso, insieme all’associazione We Africa. Il supporto alle comunità locali di regioni svantaggiate rappresenta un altro aspetto strategico della missione di Bea a Colori, che mira a portare sollievo e risorse dove più necessarie. In aggiunta, un gesto simbolico e significativo sarà la donazione di una macchinina elettrica alla Fondazione Gabriele Monasterio, per facilitare il trasporto dei piccoli pazienti verso le sale operatorie. La somma spesa per questi avviamenti all’attività è stimata in circa 60mila euro, una cifra record in un singolo anno per l’associazione.

Impatto delle iniziative: il benessere dei pazienti e delle famiglie

L’importanza del progetto di ‘Terapia Sospesa‘ si evidenzia nei risultati ottenuti finora, con 9 giovani che hanno beneficiato di 30 incontri individuali, mentre 6 ragazzi hanno preso parte a 20 incontri di teatro terapia di gruppo. Questo programma ha l’obiettivo di fornire strumenti psicologici utili per affrontare le fragilità che influenzano la qualità della vita di queste persone. Annunciando con entusiasmo i traguardi raggiunti, Teresa Maniero, responsabile del progetto, ha sottolineato la determinazione a continuare su questa strada, cercando di donare “una cassetta degli attrezzi” per affrontare i momenti difficili.

Storie di vita toccanti: l’esperienza di Hussein

Tra i diversi racconti di vita impattati dalle attività di Bea a Colori, la storia di Hussein, un tredicenne iracheno affetto da una grave malformazione vascolare, merita una menzione speciale. Dopo una serie di trattamenti in Italia, Hussein ha trovato non solo cure mediche di alta qualità, ma anche un ambiente accogliente in cui riacquistare stabilità e serenità. La collaborazione tra differenti enti ha reso possibile il suo trasferimento presso l’Ospedale Meyer di Firenze, dove ha ricevuto le cure necessarie, ricostruendo così una nuova vita. Le vicende di pazienti come Hussein evidenziano l’impatto diretto delle iniziative promosse da Bea a Colori, che non solo supportano la ricerca, ma arricchiscono le esperienze umane di ogni individuo coinvolto.

Con un forte sostegno da parte di aziende e donatori, l’associazione Bea a Colori ha lanciato un segnale di speranza e solidarietà, dimostrando che l’unione delle forze può cambiare positivamente la vita di tanti. Per ulteriori dettagli su come contribuire e sostenere le attività di Bea a Colori, è possibile visitare il loro sito ufficiale.

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