Durante la manifestazione ‘AI Week’, che si sta svolgendo a Rho-Fiera Milano dal 13 maggio 2025, la dottoressa Elena Bignami, presidente della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), ha evidenziato come l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare il percorso del paziente in ambito anestesiologico e rianimatorio. La Bignami ha spiegato che l’uso di tecnologie avanzate permette di personalizzare la stratificazione del rischio per ogni singolo paziente, migliorando la gestione del perioperatorio, che comprende le fasi di prericovero, intervento e postoperatorio.
Applicazioni dell’intelligenza artificiale in anestesia
L’intervento della dottoressa Bignami ha messo in luce che, nell’ambito della sanità, l’intelligenza artificiale offre numerose applicazioni pratiche. Un aspetto cruciale è la capacità di passare da una valutazione generica del rischio di complicanze, come nel caso di un paziente sottoposto a un intervento per appendicite acuta, a una valutazione più dettagliata e personalizzata. Questo approccio consente di identificare le problematiche specifiche che possono sorgere, come l’insufficienza renale acuta o la necessità di terapia intensiva, prima che si verifichino. La presidente di SIAARTI ha sottolineato l’importanza di utilizzare tali strumenti per ottimizzare le risorse in un contesto sanitario caratterizzato da limitazioni.
Ottimizzazione del perioperatorio
La dottoressa Bignami ha evidenziato che la stratificazione del rischio clinico non solo migliora l’assistenza al paziente, ma consente anche di gestire in modo più efficace le risorse disponibili. “In un periodo in cui le risorse sono limitate e non possono essere sprecate”, ha affermato, “l’intelligenza artificiale ci offre strumenti per prevedere complicanze e ottimizzare il periodo perioperatorio”. Questo approccio non solo migliora l’efficienza operativa, ma garantisce anche una maggiore sicurezza per i pazienti, riducendo il rischio di complicanze post-operatorie.
In particolare, la dottoressa ha sottolineato l’importanza della sala operatoria, un ambiente costoso e ad alta performance, dove l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo fondamentale. “L’uso di queste tecnologie ci consente di sfruttare al meglio ogni aspetto del nostro lavoro”, ha affermato. Concludendo il suo intervento, ha esortato i professionisti del settore a considerare l’integrazione dell’intelligenza artificiale come un’opportunità per migliorare la qualità delle cure e l’efficienza operativa all’interno delle strutture sanitarie.
La manifestazione ‘AI Week’ rappresenta quindi un’importante occasione per approfondire le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario, con esperti che si confrontano su come queste tecnologie possano migliorare la pratica clinica e l’assistenza al paziente.
