Cala la sedentarietà in Italia: due italiani su tre praticano attività fisica. Nepi Molineris: “aumenta la richiesta e noi rispondiamo con nuove proposte”

Diminuisce la sedentarietà in Italia: dati ISTAT mostrano un aumento della pratica sportiva e delle attività fisiche, ma persistono disparità di genere e territoriali.

Il 30 giugno 2025, durante un evento tenutosi al Palazzo delle Terme al Foro Italico, sono stati presentati i dati ISTAT relativi alla pratica sportiva in Italia. La conferenza ha visto la partecipazione del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, del Presidente di ISTAT, Francesco Maria Chelli, dell’Amministratore Delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, e del Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri.

Calano i tassi di sedentarietà in italia

I dati rivelano un significativo calo della sedentarietà nel Paese, scesa dal 35% nel 2023 al 32,8% nel 2024, un record storico. Questo trend positivo è accompagnato da un incremento della pratica sportiva continuativa, che è passata dal 17,8% nel 1995 al 28,7% nel 2024, un aumento rispetto al 28,3% del 2023. Un dato ancora più incoraggiante riguarda il numero di italiani che si dedicano ad attività fisica come camminare, andare in bicicletta o svolgere esercizi liberi, con un aumento dal 27,9% nel 2023 al 29,7% nel 2024, segnando un incremento dell’1,8%.

La presentazione ha visto anche la partecipazione del Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis. Tra i dati emersi, il 59,5% degli sportivi pratica attività in impianti al chiuso, come palestre e piscine coperte, mentre il 36,8% lo fa in strutture all’aperto. Si registra anche un aumento della pratica sportiva in casa o negli spazi condominiali, passata dal 13,5% al 20,2% negli ultimi dieci anni.

Motivazioni e ostacoli alla pratica sportiva

Secondo l’analisi ISTAT, le motivazioni principali per dedicarsi allo sport includono il mantenimento della forma fisica (61,5%), la passione (49,8%) e il divertimento (42,6%). Tuttavia, le ragioni che portano all’abbandono dell’attività sportiva sono legate alla mancanza di interesse, a difficoltà economiche e all’insufficienza di impianti sportivi. Questo fenomeno di “drop out” è particolarmente evidente tra i giovani di età compresa tra i 10 e i 24 anni, con un tasso di abbandono più elevato tra le ragazze (21,6%) rispetto ai ragazzi (15,1%). Le ragazze tendono ad abbandonare lo sport in media un anno prima, a 14 anni, rispetto ai 15 anni dei ragazzi.

Andrea Abodi ha sottolineato l’importanza di questi dati, evidenziando come la diminuzione della sedentarietà rappresenti un passo positivo verso il miglioramento della qualità della vita degli italiani. Ha inoltre messo in risalto il valore del sistema sportivo italiano, che include il CONI, il CIP, le Federazioni e gli Enti di Promozione Sportiva. Il Ministro ha richiamato l’attenzione sulla necessità di affrontare le disparità territoriali e di genere, sottolineando che lo sport deve essere un diritto accessibile a tutti.

Iniziative per promuovere l’attività fisica

Diego Nepi Molineris, Amministratore Delegato di Sport e Salute, ha annunciato che, visto l’aumento della domanda di attività sportiva, l’organizzazione sta lavorando per creare una nuova offerta. Tra le iniziative proposte ci sono la riqualificazione di palestre scolastiche e la creazione di spazi sportivi in luoghi non convenzionali. Nepi Molineris ha sottolineato l’importanza di rendere lo sport accessibile, abbattendo i costi che attualmente rappresentano una barriera per molti.

Beniamino Quintieri ha evidenziato come l’analisi ISTAT confermi criticità già note, come il divario di genere e le disparità territoriali. Tuttavia, segnali incoraggianti emergono dall’aumento del numero di cittadini che praticano sport, in particolare tra gli over 65, il cui tasso è passato dal 5% al 30% in trent’anni. Quintieri ha avvertito che il calo degli sport di squadra a favore di quelli individuali potrebbe indebolire la dimensione sociale dello sport.

La presentazione dei dati ISTAT del 2024 ha quindi offerto uno spaccato della situazione sportiva in Italia, evidenziando sia i progressi compiuti che le sfide ancora da affrontare.

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