Caldo eccezionale e fine settimana critico per l’Italia: 5 consigli utili

L’Italia affronta ondate di calore estremo nel 2025, con rischi per la salute e consigli per proteggersi da temperature elevate e esposizione al sole.

In questo weekend di fuoco del 2025, l’Italia si trova a fronteggiare ondate di calore estremo, come confermato dal bollettino del Ministero della Salute. Le temperature elevate, spesso accompagnate da un elevato tasso di umidità, possono rendere il meccanismo di sudorazione, fondamentale per la regolazione della temperatura corporea, inefficace. Quando il sudore non riesce a evaporare, il calore corporeo aumenta, mettendo a rischio la salute e, nei casi più gravi, danneggiando organi vitali e il cervello. Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione Umana presso l’Università Lum, avverte che anche senza arrivare a situazioni estreme, il caldo eccessivo può causare sintomi come astenia, crampi, malessere, stordimento e svenimenti, specialmente in individui con patologie croniche preesistenti.

Effetti delle bevande ghiacciate sul corpo in condizioni di caldo

Quando un organismo surriscaldato consuma bevande ghiacciate, possono insorgere sintomi tipici della congestione. Minelli spiega che il dolore toracico e la sudorazione eccessiva possono portare a disidratazione, accompagnata da sete intensa, debolezza, vertigini, palpitazioni e ansia. Altri sintomi includono secchezza della pelle e delle mucose, crampi muscolari e abbassamento della pressione arteriosa, che può risultare drammatico in alcune situazioni. È importante prestare attenzione a come il corpo reagisce a temperature estreme e a cosa si consuma in tali circostanze, poiché le bevande ghiacciate possono aggravare la situazione.

Rischi legati all’esposizione prolungata al sole

L’esposizione prolungata ai raggi solari può portare a un quadro clinico di insolazione, che non si limita solo a eritemi o ustioni. Minelli sottolinea che i crampi muscolari possono verificarsi a causa della perdita di sodio, provocata da un’eccessiva sudorazione. Inoltre, la ritenzione di liquidi può causare edemi, in particolare alle caviglie, a causa della vasodilatazione periferica. Altri sintomi, che variano in intensità, possono manifestarsi, come mal di testa, nausea, vomito, vertigini e stati d’ansia. È fondamentale proteggersi adeguatamente dal sole per evitare tali rischi.

Doccia calda o fredda per rinfrescarsi?

Per combattere il caldo, molti si chiedono se sia meglio una doccia calda o fredda. Secondo Minelli, una doccia fredda non è l’opzione migliore, in quanto provoca vasocostrizione e restringe i vasi sanguigni, ostacolando la dispersione del calore. Dopo una doccia gelida, il corpo tende a riscaldarsi, portando a una sensazione di calore maggiore. Al contrario, un bagno caldo o tiepido, specialmente prima di dormire, è consigliato poiché favorisce il flusso sanguigno verso la pelle, migliorando la dispersione del calore. Un’immersione in acqua fredda è preferibile, poiché consente al corpo di raffreddarsi gradualmente.

Vacanze in montagna: opportunità e rischi

La montagna rappresenta un’opzione per chi cerca refrigerio, ma Minelli avverte che potrebbe non essere adatta a chi ha patologie cardiache, a causa dell’impatto dell’altitudine e dell’attività fisica necessaria per le escursioni. La minore concentrazione di ossigeno in alta quota può causare difficoltà respiratorie per gli asmatici o per chi soffre di broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO). È importante considerare che le persone con fobie o ansie potrebbero trovare l’ambiente montano stressante. Le donne in gravidanza avanzata dovrebbero evitare escursioni in alta quota, poiché l’ossigeno rarefatto può influire negativamente su madre e feto. Anche chi ha problemi di equilibrio o mobilità deve prestare attenzione ai terreni irregolari delle montagne. È consigliabile optare per percorsi meno impegnativi, a quote più basse, per godere di un ambiente fresco senza rischi.

Le regole per difendersi dal caldo sono chiare: evitare l’esposizione diretta al sole, uscire solo nelle ore più fresche, garantire un adeguato ricambio d’aria in casa, mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole, chiudere le finestre durante il giorno e aprirle nelle ore più fresche, fare bagni e docce frequenti con acqua tiepida, bere da 1,5 a 3 litri d’acqua al giorno, evitare alcolici e prediligere cibi ricchi d’acqua, proteggere gli occhi con occhiali da sole e utilizzare creme solari ad alto fattore protettivo. Indossare abiti in fibre naturali e traspiranti è fondamentale per affrontare le temperature elevate.

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