Il 12 maggio 2025, Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera e deputato di Forza Italia, ha affrontato a Roma il tema della carenza di infermieri nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Durante la presentazione del primo rapporto sulle professioni infermieristiche, ha sottolineato l’importanza di migliorare le condizioni lavorative e di valorizzare la professione, evidenziando che il Governo e il Parlamento stanno prestando particolare attenzione a questa problematica.
Interventi per migliorare le condizioni lavorative
Cappellacci ha dichiarato che l’indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie ha rivelato la necessità di rendere le condizioni di lavoro più accettabili per gli infermieri, una categoria che ha visto una significativa crescita professionale negli ultimi anni. Il presidente ha evidenziato che sono in programma nuove lauree ad indirizzo clinico, con l’obiettivo di garantire che chi sceglie di intraprendere questa carriera possa ricevere le giuste gratificazioni. Questo approccio mira a creare un percorso virtuoso all’interno dei luoghi di lavoro, integrando le diverse professionalità del settore sanitario.
Violenza e aggressioni nei pronto soccorso
Un altro tema cruciale affrontato da Cappellacci è quello delle aggressioni subite dagli infermieri nei pronto soccorso. Ha descritto la situazione come “assurda” e ha sottolineato che il Governo ha già adottato misure per inasprire le norme, rendendo possibile l’arresto in fragranza di reato. L’obiettivo è quello di garantire un ambiente di lavoro più sicuro per gli operatori sanitari. Cappellacci ha insistito sulla necessità di continuare a lavorare in questa direzione, ma ha anche messo in evidenza l’importanza di umanizzare il processo di cura, affinché i pazienti non si trovino in situazioni di tensione.
Strategie per affrontare la violenza
Il presidente della Commissione ha affermato che quando le aggressioni superano certi limiti, non si tratta più di una questione di organizzazione sanitaria, ma di vera e propria delinquenza. In tali casi, è fondamentale intervenire con fermezza. Cappellacci ha proposto l’implementazione di una serie di meccanismi volti a garantire la sicurezza degli infermieri e degli altri operatori sanitari, affinché possano svolgere il loro lavoro senza timori per la propria incolumità.
La presentazione del rapporto ha messo in luce la necessità di affrontare con urgenza le problematiche legate alla carenza di personale e alla violenza nei pronto soccorso, temi che richiedono un’attenzione costante e interventi mirati da parte delle istituzioni.
