Il 8 maggio 2025, durante un convegno dedicato alla legislazione farmaceutica dell’Unione Europea, Stefano Collatina, presidente di Egualia, ha lanciato un appello urgente per garantire la sostenibilità del settore dei farmaci fuori brevetto in Italia. Collatina ha sottolineato l’importanza di non interrompere la riforma della legislazione europea, in particolare per quanto riguarda la nuova clausola Bolar, e ha proposto tre interventi prioritari per affrontare le difficoltà attuali.
Richieste per la sostenibilità del settore farmaceutico
Collatina ha evidenziato che il comparto italiano dei farmaci equivalenti e biosimilari è in una situazione critica, con il rischio di compromettere la disponibilità di medicinali essenziali. Per affrontare questa crisi, ha chiesto l’eliminazione del payback dell’1,83% sulla spesa farmaceutica convenzionata. Inoltre, ha proposto un fattore di correzione sul payback per gli acquisti diretti, che consideri il risparmio generato dai farmaci equivalenti e biosimilari. Infine, ha raccomandato l’adozione di un modello di accordo quadro multi-aggiudicatario per le gare d’acquisto dei farmaci fuori brevetto di sintesi chimica, stabilendo quote per ciascun aggiudicatario.
Il dibattito sulla riforma farmaceutica europea
Nel suo intervento, Collatina ha sottolineato che il dibattito sulla riforma farmaceutica è giunto a un punto di svolta, con il prossimo voto del Consiglio sulle norme che mirano a coniugare innovazione, equità e sostenibilità. Ha affermato che i farmaci fuori brevetto sono un pilastro fondamentale per i sistemi sanitari europei, mentre la governance farmaceutica nazionale attende ancora un nuovo assetto per garantire l’appropriatezza delle cure. Collatina ha ribadito l’importanza di trovare un equilibrio tra le regole europee e la governance nazionale.
Appello alla solidarietà europea
Collatina ha fatto un appello ai governi degli Stati membri affinché resistano a eventuali pressioni che potrebbero bloccare i negoziati sulla riforma farmaceutica a causa delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Ha sottolineato la necessità di completare il processo di riforma, migliorando la produzione in Europa e rendendo i sistemi sanitari nazionali più resilienti ed equi. Ha insistito sulla necessità di non arretrare sull’armonizzazione della nuova clausola Bolar e di garantire un giusto equilibrio tra le protezioni aggiuntive ai brevetti e la concorrenza.
Richieste per un accordo con gli Stati Uniti
Collatina ha concluso il suo intervento chiedendo all’Europa di sostenere un accordo con gli Stati Uniti per la libera circolazione dei farmaci senza dazi, un passo fondamentale per il benessere dei pazienti. Ha inoltre sollecitato un impegno maggiore per il Critical Medicines Act, che mira a rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento in Europa. Infine, ha chiesto di fermare le normative ambientali che ostacolano il progresso del settore e di garantire un accesso tempestivo al mercato per i farmaci generici e equivalenti, sostenendo la nuova clausola Bolar approvata dal Parlamento europeo.
