Farmaci: Sava (Sif Magazine) sottolinea l’importanza della sicurezza nei plasmaderivati

L’importanza della sicurezza nelle terapie con plasmaderivati: Gianni Sava evidenzia le sfide e la necessità di un approccio multidisciplinare durante l’evento a Milano.

Nel contesto delle terapie innovative con plasmaderivati, Gianni Sava, direttore di ‘Sif Magazine’ e già professore di Farmacologia presso l’Università di Trieste, ha sottolineato l’importanza di considerare non solo l’efficacia, ma anche la sicurezza dei farmaci. Durante l’evento ‘Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie’, tenutosi a Milano l’11 giugno 2025, Sava ha messo in evidenza le complicazioni che possono insorgere quando i pazienti utilizzano contemporaneamente diverse terapie.

Il ruolo della società italiana di farmacologia

La Società Italiana di Farmacologia (Sif) si distingue per le sue competenze nel campo dello sviluppo clinico, particolarmente nella ricerca e nello studio dei plasmaderivati. Sava ha affermato che all’interno della Sif operano farmacologi con una vasta gamma di esperienze, dalle competenze precliniche a quelle cliniche e regolatorie. Alcuni membri della Sif hanno partecipato a tavoli di lavoro dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), contribuendo così a definire standard e modelli per lo sviluppo di nuovi farmaci.

Sava ha evidenziato l’importanza di un approccio multidisciplinare: “Abbiamo componenti con esperienza di vario tipo che possono, per esempio, contribuire anche a definire modelli preclinici di sviluppo e quindi cercare di portare contributi su come approcciare, dal punto di vista preclinico, molecole anche complesse”. Questo approccio è fondamentale per garantire che le terapie sviluppate siano non solo efficaci, ma anche sicure per i pazienti, specialmente in un contesto in cui le interazioni tra farmaci possono complicare ulteriormente il quadro clinico.

Le sfide delle terapie plasmaderivate

Un aspetto cruciale sollevato da Sava riguarda le sfide associate all’uso di plasmaderivati. Le terapie che impiegano questi farmaci devono affrontare problematiche legate alla sicurezza, in particolare a causa delle possibili interazioni con altri farmaci che i pazienti potrebbero assumere. La combinazione di diversi trattamenti può aumentare il rischio di complicazioni, rendendo necessaria un’analisi approfondita delle terapie in uso e delle loro potenziali interazioni.

Sava ha sottolineato che è fondamentale che i professionisti del settore sanitario siano consapevoli di queste problematiche per garantire un approccio sicuro e informato nelle terapie. La Sif, con le sue competenze, si propone di supportare lo sviluppo di terapie più sicure e efficaci, contribuendo a una maggiore comprensione delle dinamiche che governano l’uso dei plasmaderivati.

L’evento a Milano, promosso da Kedrion Biopharma, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti del settore, evidenziando la necessità di collaborare per affrontare le sfide future legate all’uso di farmaci plasmaderivati, specialmente in un contesto dove le malattie rare e ultra-rare richiedono un’attenzione particolare e un approccio innovativo.

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