Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha espresso preoccupazione riguardo all’orientamento attuale dell’Unione Europea in merito alle politiche per la competitività del settore farmaceutico. Durante il suo intervento del 8 maggio 2025, alla Camera dei Deputati, in occasione dell’evento “La nuova legislazione farmaceutica Ue e la governance italiana: impatti e prospettive”, Schillaci ha sottolineato l’importanza di garantire un accesso tempestivo ed equo ai medicinali in tutti gli Stati membri, evidenziando la necessità di affrontare le carenze e di promuovere misure ambientali nel settore.
Le preoccupazioni del governo italiano
Schillaci ha dichiarato che non si oppongono a un processo di modernizzazione della legislazione farmaceutica, ma ha messo in evidenza che le misure proposte dall’Unione Europea sollevano interrogativi. Il ministro ha affermato che è fondamentale che i cambiamenti apportati producano vantaggi concreti per la comunità, garantendo un accesso equo e rapido alle innovazioni terapeutiche. Ha anche sottolineato l’importanza di snellire i processi di approvazione e di promuovere la ricerca e la competitività nel settore.
Il ministro ha richiamato l’attenzione sulla posizione dell’Italia, che ha presentato un position paper alla Commissione Europea, evidenziando le criticità legate alla competitività del settore farmaceutico. Secondo Schillaci, è cruciale evitare che l’Europa adotti politiche che possano penalizzare ulteriormente il settore, specialmente in un contesto globale dove paesi come Cina e Giappone stanno implementando misure favorevoli.
Il ruolo dell’agenzia europea dei medicinali
Durante il suo discorso, Schillaci ha fatto riferimento al 2024 come a un anno record per l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), con oltre un centinaio di nuovi farmaci autorizzati. Ha sottolineato l’importanza di questa crescita per garantire cure a pazienti, specialmente quelli affetti da patologie rare. Il ministro ha richiamato la necessità di un’Europa competitiva e capace di affrontare i cambiamenti epidemiologici, evidenziando come il contesto politico internazionale, compreso il conflitto tra Russia e Ucraina, renda fondamentale il rafforzamento del settore farmaceutico.
Schillaci ha affermato che la delegazione italiana sta lavorando per rendere più efficiente il processo decisionale dell’Ema, auspicando una semplificazione delle procedure e una riduzione dei comitati decisionali. Ha anche menzionato che l’Italia ha già proposto misure per contrastare le carenze di farmaci, evidenziando la necessità di strategie più efficaci per ridurre la dipendenza da mercati terzi.
Le sfide future del settore farmaceutico
Il ministro ha infine sottolineato che, nonostante i progressi, permangono criticità riguardo al sistema di incentivi e alla protezione regolatoria. Questi aspetti, secondo Schillaci, possono risultare penalizzanti per il settore farmaceutico e avere ripercussioni sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. La collaborazione tra i vari attori è fondamentale per sviluppare strumenti che possano affrontare le carenze e migliorare la produzione di farmaci, garantendo così un accesso continuo e sicuro ai medicinali per tutti i cittadini europei.
Il governo italiano, quindi, si impegna a sostenere il settore farmaceutico in un contesto di crescente competitività globale, cercando di garantire che l’Europa non perda terreno rispetto ad altri paesi che adottano politiche più favorevoli per il settore.
