G7 Salute a Bari: Italia in forte calo nell’uso di antibiotici in Zootecnia

Il G7 Salute a Bari ha evidenziato il calo del 46% nell’uso di antibiotici in zootecnia in Italia, grazie a strategie avanzate e investimenti significativi per combattere la resistenza agli antibiotici.
G7 Salute a Bari: Italia in Forte Calo nell'Uso di Antibiotici in Zootecnia - Salutextutti.it

In un momento cruciale per la salute pubblica e animale, si è svolto a Bari l’evento conclusivo del G7 Salute, dove si è discusso dell’impatto della resistenza agli antibiotici. Durante la seduta plenaria dal titolo “Antimicrobico-resistenza: la strada da seguire“, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato come l’Italia stia esportando risultati tangibili nella riduzione del consumo di antibiotici nel settore zootecnico, un tema centrale nell’agenda globale della sanità.

Un dato inaspettato: calo del 46% nell’uso di antibiotici

Il dato più incoraggiante emerso dal G7 è che il 50% del consumo di antibiotici in Italia è attribuibile alla filiera zootecnica, con una riduzione del 46% dal 2016. Questo cambiamento è il risultato di un rigoroso sistema di tracciamento dei medicinali, facilitato dalla ricetta elettronica veterinaria. Questa procedura non solo migliora la gestione degli antibiotici ma funge anche da deterrente per l’uso improprio, un problema che affligge molti paesi a livello globale. Tale successo è il frutto di un piano nazionale, il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza , che ha ricevuto un supporto finanziario significativo di 40 milioni di euro all’anno, per un totale di 120 milioni. Questo investimento sarebbe fondamentale per sviluppare ulteriormente iniziative volte a combattere la resistenza e a promuovere pratiche più sicure nel trattamento degli animali.

La strategia veterinaria e il sistema Classyfarm

Gemmato ha inoltre sottolineato che la strategia veterinaria adottata dall’Italia per affrontare la resistenza agli antibiotici è tra le più avanzate al mondo. Il sistema informativo Classyfarm, che permette di classificare gli allevamenti in base al rischio di sviluppare e diffondere resistenze, rappresenta un passo importante per garantire una produzione animali più sostenibile e sicura. Gli allevatori che dimostrano di gestire correttamente l’uso degli antibiotici possono beneficiare di un fondo annuale di ben 376 milioni di euro nell’ambito della Politica agricola comune . Questo meccanismo di incentivazione premia le buone pratiche e contribuisce a sostenere un settore sempre più attento alla salute degli animali e alla salute pubblica.

Il ruolo fondamentale dei medici veterinari

Un altro aspetto rilevante affrontato durante l’evento è l’importanza delle buone pratiche nel settore veterinario. Gemmato ha reso omaggio ai medici veterinari, delle figure chiave nel garantire la sorveglianza e la prevenzione della resistenza agli antibiotici. Questi professionisti svolgono un ruolo cruciale sia nel sistema sanitario nazionale pubblico che in quello produttivo, lavorando incessantemente per mantenere alti standard di salute animale. Il sottosegretario ha inoltre fatto notare che nessun Governo precedente aveva investito in modo significativo nella lotta contro la resistenza agli antibiotici attraverso incentivi programmati. Il governo Meloni ha intrapreso questa strada, ma restano necessarie azioni concrete per garantire un utilizzo efficace delle risorse dedicate.

Con il G7 Salute che porta alla ribalta tematiche tanto importanti, l’Italia si posiziona come un esempio da seguire nella lotta contro la resistenza agli antibiotici, incoraggiando la collaborazione tra le istituzioni, i professionisti del settore e gli allevatori. Questo sforzo collettivo è essenziale per salvaguardare la salute pubblica e per garantire pratiche sostenibili per il futuro.

Condivi su: