Il sindacato Anaao Assomed ha avviato una campagna dal titolo #Bastaggressioni in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari, che si celebra mercoledì 12 marzo 2025. Questa iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crescente violenza che colpisce i professionisti della salute e a promuovere un cambiamento nelle modalità di accesso alle cure.
La campagna di sensibilizzazione
La campagna #Bastaggressioni è stata presentata da Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed, che ha sottolineato l’importanza di un messaggio diretto ai cittadini e ai pazienti. Attraverso volantini che verranno affissi negli ospedali e distribuiti ai pazienti, il sindacato intende far comprendere le difficoltà e le preoccupazioni che gli operatori sanitari affrontano quotidianamente. Di Silverio ha dichiarato: “Vogliamo rivolgerci a chi vive con noi il disagio non solo legato alla malattia, ma anche alle condizioni di lavoro che spesso portano a reazioni violente“.
La campagna si propone di affrontare il tema della violenza in modo diretto, cercando di ristabilire la fiducia tra pazienti e medici, un rapporto che negli ultimi anni è stato compromesso da una serie di fattori. La comunicazione con i pazienti deve essere ripristinata, per evitare che si ricorra a diagnosi fai-da-te tramite internet o social, che possono risultare fuorvianti e dannosi.
Le cause della violenza
Il fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari continua a essere allarmante. Nonostante l’inasprimento delle misure da parte del Governo, la situazione non sembra migliorare. Di Silverio ha evidenziato che le ragioni di questo problema sono complesse e non possono essere affrontate solo con misure punitive. Le difficoltà di accesso alle cure, in particolare nei casi di emergenza, sono aggravate dalla carenza di personale e da una gestione inefficace delle risorse.
Inoltre, la crescente sfiducia nei confronti del personale medico ha portato a un cambiamento nel rapporto medico-paziente. L’uso di internet per ottenere informazioni sanitarie ha sostituito in molti casi la comunicazione diretta con i professionisti della salute, creando confusione e malintesi. È quindi fondamentale ripristinare un dialogo costruttivo che possa rassicurare i pazienti e farli sentire supportati.
Proposte per migliorare la sicurezza
Anaao Assomed chiede interventi normativi volti a riformare il percorso di cura del paziente. Tra le proposte avanzate, c’è l’idea di creare filtri all’ingresso degli ospedali, per accogliere non solo i pazienti, ma anche i loro familiari, che spesso sono i principali responsabili delle aggressioni. Secondo un recente studio del sindacato, il 61% delle aggressioni avviene per mano di familiari dei pazienti.
In aggiunta, le aziende sanitarie sono chiamate a fare la loro parte, denunciando le violenze e costituendosi parte civile nei processi. Devono anche rispettare le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dal decreto 81/2008. Solo attuando queste misure sarà possibile creare un ambiente di lavoro più sicuro e meno isolato per gli operatori sanitari, che ogni giorno affrontano situazioni di stress e rischio.
