Giornata del sollievo: gli infermieri chiedono riconoscimento nelle cure palliative

La presidente della Fnopi sottolinea l’importanza degli infermieri nelle cure palliative e la necessità di piani di assistenza integrati in vista della Giornata del Sollievo.

Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), ha recentemente sottolineato l’importanza di valorizzare la propensione degli infermieri a sviluppare piani di cura integrati e multidisciplinari. La dichiarazione è avvenuta il 23 maggio 2025, in occasione della preparazione per la XXIV edizione della Giornata del Sollievo, che si terrà il 25 maggio in tutta Italia con oltre 200 eventi dedicati.

Il ruolo degli infermieri nelle cure palliative

Secondo la Fnopi, gli infermieri hanno un compito fondamentale nel gestire il dolore e i sintomi associati alle patologie inguaribili. L’articolo 25 del Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche, aggiornato a marzo 2025, evidenzia come gli infermieri debbano non solo rilevare e documentare il dolore, ma anche applicare le linee guida e le buone pratiche clinico-assistenziali, rispettando le volontà dei pazienti. Questo aspetto etico è cruciale per garantire un’assistenza adeguata a chi vive con malattie complesse, richiedendo un approccio che integri interventi clinici, assistenziali, psicologici e spirituali.

La giornata del sollievo e il suo significato

La Giornata del Sollievo, istituita nel 2001 su iniziativa dell’oncologo Umberto Veronesi e della Fondazione Gigi Ghirotti, ha come obiettivo principale quello di affermare che il diritto al sollievo è un dovere. Il messaggio centrale è che, mentre curare per guarire può non essere sempre possibile, prendersi cura per garantire sollievo è sempre un’opzione praticabile. L’articolo 26 del Codice Deontologico ribadisce l’importanza di garantire assistenza fino alla fine della vita del paziente, enfatizzando il valore della pianificazione condivisa delle cure e il supporto ai familiari durante il percorso di malattia e lutto.

La situazione delle cure palliative in Italia

Attualmente, in Italia, si stima che circa 550 mila persone necessitino di cure palliative, di cui oltre 30 mila sono minori. Tra queste, un numero compreso tra 180 e 200 mila presenta bisogni complessi, richiedendo un approccio globale alla loro assistenza. Secondo i report del Ministero della Salute, ogni paziente assistito a domicilio riceve mediamente 24 ore di assistenza, di cui 17 sono fornite da infermieri. Tuttavia, il numero attuale di circa 1.500 infermieri specializzati in cure palliative è insufficiente; sarebbe necessario triplicare questo numero per rispondere adeguatamente alla domanda.

Mangiacavalli ha affermato che uno dei principi fondamentali della professione infermieristica è che “nessuno resti solo”. In Italia esistono esperienze significative di hospice gestiti da infermieri, un modello che potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo per la professione. La capacità di prendersi cura dell’altro e di organizzare piani di assistenza integrati è un aspetto che il Paese dovrebbe valorizzare, secondo la presidente della Fnopi.

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