Il Laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani diventa punto di riferimento nel consorzio dell’Unione Europea

Il laboratorio di Virologia dell’INMI Spallanzani di Roma designato come laboratorio di riferimento europeo per la sanità pubblica sui patogeni virali emergenti e zoonotici.

Il laboratorio di Virologia dell’INMI Spallanzani di Roma ha ricevuto un importante riconoscimento dalla Commissione Europea, essendo stato designato come “Laboratorio di riferimento europeo per la sanità pubblica sui patogeni virali emergenti, zoonotici e veicolati da roditori”. Questa designazione è avvenuta nell’ambito del consorzio “UE Reference Laboratory for Emerging, Rodent-borne and Zoonotic Viral Pathogens”, un progetto che coinvolge anche la Public Health Agency of Sweden, il Pasteur Institute di Francia e il National Center for Public Health and Pharmacy dell’Ungheria.

Partecipazione a incontri internazionali

Il 1° luglio 2025, Francesca Colavita, responsabile scientifico del progetto per lo Spallanzani, ha partecipato alla prima riunione ufficiale del consorzio tenutasi presso l’Istituto Pasteur di Parigi. Successivamente, si è recata a Lussemburgo per il primo incontro della rete dei Laboratori di Riferimento dell’Unione Europea (EURL), organizzato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) in collaborazione con la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea.

Attività di supporto e sorveglianza

Francesca Colavita ha sottolineato l’importanza di questi incontri, definendoli come momenti fondamentali per avviare le attività dell’EURL. Durante le riunioni, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di discutere strategie e rafforzare le collaborazioni tra i partner e le istituzioni europee. Il laboratorio di Roma si impegnerà nel supporto alla diagnosi e alla sorveglianza dei patogeni virali emergenti a trasmissione zoonotica, contribuendo così a migliorare la risposta europea a eventuali focolai epidemici causati da virus ad alta patogenicità, come arenavirus, filovirus, hantavirus, henipavirus, lyssavirus, poxvirus e la cosiddetta “malattia X”, un potenziale patogeno pandemico ancora sconosciuto.

In particolare, il laboratorio avrà il compito di fornire assistenza scientifica e tecnica alla Commissione Europea e all’ECDC, assicurando il coordinamento e la diffusione delle informazioni ai laboratori di riferimento nazionali e alla rete all’interno dell’Unione Europea. Questo ruolo è motivo di grande orgoglio per il team di Spallanzani.

Riconoscimenti e soddisfazione

Fabrizio Maggi, direttore del Laboratorio di Virologia, ha commentato il prestigioso riconoscimento, evidenziando che rappresenta la certificazione del lavoro svolto dal laboratorio nel campo dei virus ad alta patogenicità. Ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento per il personale e per l’istituto, che si afferma come un attore strategico a livello internazionale in ambito di salute pubblica.

Anche Cristina Matranga, direttrice generale dell’INMI, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento, che dimostra l’eccellenza scientifica e tecnologica dell’istituto. Ha ribadito l’impegno nella sicurezza e nella salute pubblica, sottolineando che l’esperienza dei ricercatori, unita a infrastrutture avanzate, rende il laboratorio particolarmente idoneo a coordinare gli sforzi comuni dell’Unione Europea. L’obiettivo rimane quello di offrire servizi di alta qualità e ricerca innovativa per affrontare le sfide poste dai virus emergenti, contribuendo attivamente alla protezione della salute globale.

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