Insulina settimanale: i diabetologi evidenziano benefici anche per i medici prescrittori

La prima insulina settimanale al mondo promette di semplificare il trattamento del diabete, migliorando l’aderenza terapeutica e la qualità della vita per milioni di pazienti in Italia.

Il 10 giugno 2025, durante una conferenza stampa organizzata da Novo Nordisk Italia, si è discusso dell’introduzione della prima insulina settimanale al mondo, un passo significativo nel trattamento del diabete. In Italia, circa 4 milioni di persone convivono con questa patologia, e il 30% di esse è attualmente in terapia insulinica. Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) e della Federazione delle Società Diabetologiche Italiane (Fesdi), ha sottolineato l’importanza di garantire un accesso equo e rapido a questa innovazione, che rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La nuova insulina settimanale e i suoi vantaggi

La nuova insulina, che prevede una somministrazione settimanale anziché giornaliera, si propone di semplificare il trattamento per i pazienti diabetici. Riccardo Candido, professore associato di Endocrinologia all’Università degli Studi di Trieste e presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd), ha evidenziato come questa novità possa migliorare l’aderenza terapeutica. Riducendo il numero di iniezioni necessarie, i pazienti potranno gestire meglio la propria condizione, con un conseguente miglioramento del controllo glicemico e una diminuzione del rischio di episodi ipoglicemici.

Attualmente, la terapia insulinica prevede almeno un’iniezione al giorno, il che può influenzare negativamente la vita personale, sociale e lavorativa dei pazienti. Si stima che circa il 50% dei pazienti ritardi di oltre due anni l’inizio della terapia insulinica, e un terzo dei diabetici in Italia non riceve ancora questo trattamento. Un’indagine ha mostrato che oltre il 90% di medici e pazienti desidererebbe evitare le iniezioni quotidiane. L’adozione della nuova insulina settimanale potrebbe quindi rappresentare una svolta fondamentale per migliorare l’aderenza e, di conseguenza, la salute dei pazienti.

Impatto sulla salute e sull’accesso al trattamento

Il ritardo nell’inizio della terapia insulinica può portare a gravi complicanze, come infarti, insufficienza cardiaca, ictus, nefropatia, neuropatia e retinopatia. Le statistiche mostrano che i diabetici che non iniziano il trattamento insulinico in tempo sono esposti a un rischio significativamente maggiore di sviluppare queste condizioni. L’Italia, essendo il primo Paese in Europa a completare il processo necessario per rendere disponibile l’insulina settimanale, ha dimostrato un impegno significativo nella lotta contro il diabete.

Buzzetti ha ringraziato le istituzioni per il loro sostegno all’innovazione nel trattamento del diabete, sottolineando l’importanza di garantire che le nuove terapie siano rapidamente accessibili ai pazienti. La rimborsabilità della nuova insulina da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) rappresenta un passo cruciale verso una vera e propria rivoluzione per i diabetici in terapia insulinica. Questo cambiamento non solo promette un percorso di cura più semplice, ma potrebbe anche migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti.

Il futuro del trattamento del diabete in Italia

La disponibilità dell’insulina settimanale segna un’importante innovazione farmacologica, la prima dopo oltre un secolo dalla scoperta dell’insulina stessa. Questa nuova opzione terapeutica non solo offre un’alternativa più pratica per la somministrazione del farmaco, ma rappresenta anche un’opportunità per i medici di affrontare l’inerzia terapeutica che spesso impedisce l’inizio del trattamento insulinico.

L’adozione di questa insulina potrebbe contribuire a ridurre il numero di pazienti non trattati e migliorare i risultati clinici per coloro che già seguono un regime terapeutico. La comunità scientifica italiana accoglie quindi con favore questa novità, sperando che possa portare a un cambiamento significativo nella gestione del diabete nel Paese, migliorando così le prospettive di salute per milioni di italiani.

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