Insulti ai no vax dopo la morte del primario per cancro, medici indignati

La morte del dottor Gabriele Molteni suscita commozione e polemiche, evidenziando le tensioni sociali sui vaccini e la necessità di una comunicazione responsabile sulla salute pubblica.

Gabriele Molteni, noto primario di Otorinolaringoiatria e Audiologia presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, è venuto a mancare all’età di 45 anni a causa di un tumore. La notizia della sua morte, avvenuta il 25 giugno 2025, ha suscitato grande commozione tra colleghi e pazienti, ma ha anche portato a una reazione vergognosa da parte di alcuni gruppi di no vax sui social media.

Polemiche sui social media

La polemica è esplosa immediatamente dopo la diffusione della notizia. Molteni era conosciuto per le sue posizioni a favore della vaccinazione, e questo ha attirato insulti e commenti denigratori da parte di chi si oppone ai vaccini. Matteo Bassetti, direttore di Malattie Infettive al Policlinico San Martino di Genova, ha espresso il suo sdegno attraverso i social, definendo il comportamento di questi gruppi come barbaro e pericoloso. La sua indignazione riflette un sentimento condiviso da molti nel settore sanitario, che vedono in queste reazioni un attacco alla comunità scientifica e ai valori morali.

Critiche alla disinformazione

Roberto Burioni, docente di Virologia e Microbiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha anch’egli commentato la situazione, puntando il dito contro politici e giornalisti che diffondono falsità sui vaccini. Burioni ha sottolineato che i vaccini contro il Covid-19 si sono dimostrati sicuri e che non ci sono evidenze di un aumento di malattie gravi tra i vaccinati. La sua critica è rivolta a coloro che alimentano la disinformazione, contribuendo a creare un clima di paura e sfiducia nei confronti della scienza.

Unanime difesa della vaccinazione

La reazione della comunità medica è stata unanime, con molti professionisti che hanno difeso l’importanza della vaccinazione e della salute pubblica. Burioni ha concluso il suo intervento con una nota di rifiuto nei confronti di chi, secondo lui, non merita di essere paragonato ad animali come i topi, utilizzando un linguaggio forte per esprimere il suo disprezzo per le posizioni dei no vax.

Riflessioni sulla salute pubblica

Questa vicenda mette in luce non solo la perdita di un professionista stimato, ma anche le tensioni sociali e culturali che circondano il dibattito sui vaccini in Italia. La morte di Molteni, quindi, diventa non solo un momento di lutto, ma anche un’occasione per riflettere sulla necessità di una comunicazione più chiara e responsabile riguardo alla salute pubblica.

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