La Camera approva la proposta di legge per la tutela dei lavoratori oncologici

La legge per la tutela dei lavoratori malati approvata dalla Camera dei Deputati garantisce permessi retribuiti e sicurezza occupazionale per chi affronta malattie gravi in Italia.

La recente approvazione della legge “Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche” rappresenta un significativo passo avanti per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Questo provvedimento, approvato dalla Camera dei Deputati il 15 gennaio 2025, ha ricevuto un consenso unanime con 248 voti favorevoli, evidenziando l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori in situazioni di fragilità sanitaria.

La legge e le sue implicazioni

La nuova normativa garantisce che i lavoratori colpiti da malattie gravi non rischino di perdere il posto di lavoro durante il periodo di malattia. Questo rappresenta una vittoria significativa per i quasi 4 milioni di persone in Italia che convivono con malattie oncologiche o croniche. Annamaria Mancuso, coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, affermando che “è un traguardo di diritti e dignità per chi affronta le sfide delle malattie gravi”. La legge offre maggiore sicurezza ai lavoratori, permettendo loro di assentarsi dal lavoro per un periodo prolungato senza il rischio di licenziamento.

In particolare, il provvedimento consente ai lavoratori di richiedere un congedo fino a 24 mesi, previa prescrizione medica, oltre a un incremento di 10 ore di permessi retribuiti all’anno per visite e cure mediche. Questo incremento porta il totale delle ore disponibili da 18 a 28, un cambiamento reso possibile grazie all’ascolto delle esigenze dei pazienti da parte delle istituzioni.

Le reazioni delle istituzioni

Il sostegno bipartisan per la legge è stato evidente, con la partecipazione attiva di vari membri del Parlamento. Vanessa Cattoi, membro della V Commissione Bilancio, ha evidenziato come l’approvazione della legge rappresenti un importante passo per garantire i diritti dei malati oncologici sul posto di lavoro. Inoltre, ha informato che il Governo ha stanziato oltre 20 milioni di euro all’anno per la copertura di questo provvedimento, sottolineando che si tratta solo dell’inizio di un percorso volto a migliorare la vita dei pazienti.

Andrea Giaccone, relatore della proposta di legge, ha messo in luce l’importanza della sintesi e del confronto tra i vari gruppi politici per raggiungere un accordo su un tema così delicato. Ha affermato che la legge apporterà cambiamenti significativi nella conservazione del posto di lavoro per i pazienti oncologici, offrendo ulteriori tutele.

Un percorso verso una maggiore inclusione

La proposta di legge, che ha raccolto le istanze di diverse associazioni e gruppi parlamentari fin dal 2020, è stata vista come una risposta concreta a una crescente esigenza di protezione per le categorie vulnerabili. La legge non solo tutela i diritti dei lavoratori malati, ma offre anche permessi ai genitori che devono assistere figli malati, migliorando così l’equilibrio tra vita lavorativa e necessità sanitarie.

Silvana Comaroli, che ha presentato la proposta, ha ricordato come la sua esperienza personale con una lavoratrice malata oncologica l’abbia spinta a lottare per questo provvedimento. Ha riscontrato l’importanza di garantire non solo la salute dei lavoratori, ma anche la loro dignità e il diritto di sentirsi ascoltati.

La legge, ora in attesa di eventuali modifiche al Senato, rappresenta un passo significativo verso una maggiore inclusione e protezione sociale per i lavoratori con malattie gravi, un tema che continua a essere al centro del dibattito politico e sociale in Italia.

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