La campagna “Empatia, un giorno con il diabete” per una maggiore integrazione sociale

La campagna “Empatia, un giorno con il diabete” mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone affette da diabete, promuovendo comprensione e integrazione attraverso esperienze condivise.
La campagna "Empatia, un giorno con il diabete" per una maggiore integrazione sociale - Salutextutti.it

La campagna “Empatia, un giorno con il diabete” è stata lanciata oggi da Diabete Italia e Personalive, con l’intento di migliorare la comprensione e l’integrazione delle persone affette da diabete. Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare una risposta attenta e qualificata da parte di operatori e istituzioni, questa iniziativa si propone di affrontare i bisogni più ampi delle persone con diabete al di là delle sole necessità di accesso e cura.

La condizione psicologica delle persone con diabete

Secondo recenti studi, il 28% delle persone conviventi con il diabete fatica a mantenere una visione positiva della propria condizione. Questo disagio emotivo è ulteriormente accentuato dalle complicazioni legate alla malattia, con il 63% degli intervistati che manifesta un forte timore riguardo l’insorgenza di complicanze. Inoltre, il 36% delle persone con diabete riporta esperienze di ansia, un fattore che può contribuire al rischio di sviluppare depressione e burnout.

Le conseguenze emotive si riflettono anche sui comportamenti quotidiani, creando un rapporto conflittuale con il cibo e le terapie mediche, in particolare con l’insulina. È interessante notare che in Italia circa un milione di persone vive con diabete, ma meno della metà di queste è stata diagnosticata. Antonio Rossi, responsabile dell’unità di Medicina generale a indirizzo endocrino metabolico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano, pone l’accento sull’importanza di monitorare la glicemia e di seguire un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare. Azioni quotidiane che possono esercitare un impatto significativo sul benessere psicologico di chi vive con questa malattia.

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Obiettivi della campagna e adesione delle persone “sane”

La campagna “Empatia, un giorno con il diabete” prevede che le persone senza diabete vivano l’esperienza di monitorare i propri livelli glicemici per un’intera giornata. Questo coinvolgimento ha come scopo principale quello di generare una comprensione diretta della quotidianità di chi vive con questa condizione. Successivamente, le persone partecipanti potranno condividere le loro impressioni e le emozioni provate nel replicare la realtà di chi gestisce la malattia ogni giorno.

I dati ottenuti saranno analizzati con il fine di produrre evidenze strutturate da condividere con l’opinione pubblica, le istituzioni e gli operatori sanitari, per contribuire a una maggiore consapevolezza e per abbattere le barriere che limitano la qualità di vita di queste persone. Marcello Grussu, vicepresidente di Diabete Italia, sottolinea l’importanza di questo progetto, auspicando che possa ridurre il senso di isolamento vissuto dalle persone con diabete.

L’importanza della solidarietà e della testimonianza

Nel corso della campagna, le esperienze e le testimonianze raccolte dai partecipanti offriranno uno spaccato della realtà quotidiana di chi vive con il diabete. Andrea Boaretto, fondatore e CEO di Personalive, ha sottolineato come le storie personali possano servire da spinta motivazionale per generare un dialogo aperto e onesto fra la società e le persone affette da questa malattia. Attraverso la condivisione delle emozioni e delle sfide giornaliere, la campagna mira a dare visibilità a eventi e situazioni che spesso rimangono in ombra, ma che hanno un impatto profondo sulla vita di chi vive con il diabete.

Questo progetto non solo intende destare la consapevolezza generale, ma anche a creare uno spazio di ascolto e comprensione, affinché chi vive questa condizione possa sentirsi supportato e meno solo nella propria battaglia contro il diabete. Con la partecipazione attiva di tutti, si spera di costruire un ambiente più accogliente e favorevole all’integrazione, in cui ogni individuo, indipendentemente dalla propria condizione, possa sentirsi parte di una comunità.

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