La dottoressa Noce: “La dieta mediterranea aiuta a prevenire la malattia renale”

La malattia renale cronica colpisce oltre 800 milioni di persone nel mondo, con la Giornata Mondiale del Rene del 13 marzo dedicata alla sensibilizzazione sull’importanza di una dieta equilibrata.

La malattia renale cronica rappresenta un grave problema di salute pubblica, colpendo oltre 800 milioni di persone in tutto il mondo, secondo dati del 2025. Questa condizione, spesso definita un killer silenzioso, non solo compromette la funzionalità renale, ma è anche associata a stati di infiammazione sistemica. Domani, il 13 marzo, si celebrerà la Giornata Mondiale del Rene, un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati a questa malattia e sull’importanza di una corretta alimentazione.

Il legame tra malattia renale e infiammazione sistemica

La malattia renale cronica è caratterizzata da un’infiammazione cronica che può influenzare negativamente il sistema nervoso, causando complicazioni neurologiche e cardiovascolari. Secondo esperti del settore, la neuroinfiammazione è un fenomeno che si verifica quando l’infiammazione colpisce il cervello, aggravando ulteriormente la condizione renale. La dottoressa Annalisa Noce, professore associato di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata, ha sottolineato l’importanza di una dieta equilibrata per contrastare questi effetti negativi.

La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, è considerata un alleato fondamentale nella prevenzione e nel trattamento della malattia renale. Questa dieta, ricca di frutta, verdura, legumi e olio extravergine d’oliva, ha dimostrato di ridurre l’infiammazione sistemica e rallentare la progressione della malattia. La dottoressa Noce evidenzia che la riduzione del consumo di proteine animali a favore delle proteine vegetali non solo allevia il carico sui reni, ma migliora anche il controllo della pressione arteriosa e del metabolismo lipidico, fattori cruciali per la salute renale.

Alimentazione e sostanze naturali

La ricerca scientifica sta approfondendo il legame tra salute renale e neuroinfiammazione. La dottoressa Noce ha menzionato l’importanza di sostanze naturali come la Palmitoiletanolamide (Pea), un lipide presente in alimenti come la soia e il tuorlo d’uovo. Questo composto ha mostrato effetti neuroprotettivi e antinfiammatori, contribuendo a ridurre lo stato infiammatorio.

Oltre ai benefici per la salute, la Dieta Mediterranea si distingue anche per il suo basso impatto ambientale. La produzione di alimenti vegetali genera un’impronta ecologica significativamente inferiore rispetto a quella della carne rossa e dei prodotti derivati dagli allevamenti intensivi. L’adozione di ingredienti freschi, di stagione e locali non solo promuove una dieta sana, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale. La dottoressa Noce afferma che scegliere questo stile alimentare non è solo una questione di salute individuale, ma rappresenta un contributo concreto al benessere del pianeta.

Un’importante occasione di sensibilizzazione

Il 13 marzo rappresenta un momento cruciale per richiamare l’attenzione sull’importanza di una alimentazione equilibrata e biologica. La dottoressa Noce conclude affermando che questa giornata è un’opportunità per sensibilizzare le persone sulla necessità di prendersi cura della salute dei reni e di contrastare i processi infiammatori. Una dieta sana può fare la differenza nella vita di milioni di individui affetti da malattie renali, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a prevenire complicanze.

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