Il settore farmaceutico riveste una importanza strategica per l’economia dell’Unione Europea, contribuendo non solo alla salute pubblica ma anche al progresso economico. Secondo il Rapporto sul futuro della competitività europea di Mario Draghi, il settore è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per guidare la crescita attraverso la ricerca e sviluppo. In questo contesto, l’Italia ha l’opportunità di diventare un attore chiave nella definizione di una strategia europea per le life sciences, grazie alla sua solida comunità accademica, al Servizio Sanitario Nazionale di alta qualità e alla presenza di aziende innovative nel campo farmaceutico.
Astrazeneca e il dibattito sull’innovazione farmaceutica
Oggi, si è svolto un incontro organizzato da AstraZeneca, azienda biofarmaceutica di rilevanza globale, per discutere l’importanza della ricerca e dell’innovazione nel settore farmaceutico. Durante il dibattito sono stati presentati risultati significativi di uno studio condotto da The European House Ambrosetti, che quantifica l’impatto economico delle attività di AstraZeneca e Alexion in Italia. Secondo i dati forniti, il contributo delle due società al Prodotto Interno Lordo del Paese ha raggiunto nel 2023 i 524,2 milioni di euro, segnando un incremento del 70% rispetto al 2020. Le proiezioni per i prossimi tre anni indicano un potenziale superamento di 2 miliardi di euro cumulati, confermando una crescita sostenuta che frappone il settore farmaceutico tra i protagonisti dell’economia italiana.
La necessità di investire in ricerca e sviluppo
Daniela Bianco, partner dell’area Healthcare di The European House Ambrosetti, ha sottolineato l’urgenza per l’Italia di attrarre maggiori investimenti in R&S, per recuperare competitività e produttività a livello globale. L’Italia si posiziona tra i Paesi leader in termini di crescita e innovazione all’interno del settore farmacologico, creando valore aggiunto sia economico che sanitario. Questo percorso di crescita ha portato a una diminuzione del 40% della mortalità per malattie croniche negli ultimi due decenni, un segno tangibile dei benefici diretti che la ricerca farmaceutica ha portato nella vita dei cittadini. Bianco ha inoltre evidenziato l’importanza di attrarre e valorizzare il capitale umano, per garantire un ambiente fertile per i ricercatori e il personale sanitario.
Crescita economica e impatto sul PIL
AstraZeneca e Alexion hanno visto una crescita costante durante l’ultimo quinquennio, raggiungendo nel 2023 ricavi pari a 770,1 milioni di euro, con un incremento del 19,5% rispetto al 2019. Questa crescita non è solo un riflesso delle vendite, ma include anche la creazione di valore aggiunto per l’economia complessiva, con un impatto diretto, indiretto e indotto sul PIL. Claudio Longo, presidente e CEO di AstraZeneca Italia, ha affermato che ogni euro investito dall’azienda genera quasi 3 euro nell’economia italiana, grazie a un moltiplicatore economico di 2,7. Il contributo delle società al PIL del Paese evidenzia quindi la loro importanza nell’influenzare positivamente le dinamiche economiche nazionali.
Un ecosistema farmaceutico in crescita
L’attività di AstraZeneca e Alexion si estende ben oltre i confini aziendali, attivando numerosi filiere economiche attraverso acquisti di beni e servizi. Nel 2023, le due aziende hanno investito 102,4 milioni di euro, collaborando con oltre 1.000 fornitori italiani. Longo ha rimarcato come il settore farmaceutico possa svolgere un ruolo cruciale nella ripresa economica e nella competitività italiana sui mercati internazionali. Grazie a un elevato tasso di innovazione e a investimenti significativi in ricerca e sviluppo, l’industria farmaceutica rappresenta una leva fondamentale per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini e per l’attrazione di nuovi investimenti.
L’impegno di AstraZeneca e Alexion per una strategia nazionale nel settore farmaceutico non è solo alla ricerca di risultati economici, ma si traduce anche in un’opportunità per costruire una sinergia tra istituzioni e attori del settore, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il contributo dell’Italia nel panorama europeo della salute e dell’innovazione.
