La fiducia degli italiani nel sistema sanitario: risulta positiva ma si richiede potenziamento dei servizi sul territorio

Uno studio di Swg per Assosalute rivela la fiducia degli italiani nel sistema sanitario, evidenziando l’importanza della medicina territoriale e la necessità di potenziare i servizi nelle aree marginali.
La fiducia degli italiani nel sistema sanitario: risulta positiva ma si richiede potenziamento dei servizi sul territorio - Salutextutti.it

Un recente studio condotto da Swg per conto di Assosalute ha rilevato che gli italiani nutrono un’apprezzabile fiducia nei confronti del sistema sanitario nazionale, in particolare verso i medici di medicina generale e le farmacie. Tuttavia, emerge chiaramente l’esigenza di rafforzare i servizi sanitari, soprattutto nelle aree marginali, dove l’accesso a cure adeguate può risultare problematico. Questa indagine sottolinea l’importanza della medicina territoriale nel panorama sanitario del Paese e il suo ruolo cruciale nel garantire che le cure siano disponibili e accessibili a tutti i cittadini.

L’importanza della medicina territoriale

Il ruolo della medicina territoriale si sta rivelando sempre più centrale nel contesto sanitario attuale. Durante un incontro organizzato a Roma, la senatrice Elena Pirro ha evidenziato come la trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale debba orientarsi verso una maggiore attenzione alla salute dei cittadini, facilitando l’accesso alle cure mediche. Questo stressato bisogno di medicina territoriale è ulteriormente evidenziato dalla fiducia espressa dagli italiani nei confronti dei professionisti che operano in questo ambito.

Le farmacie territoriali, insieme ai medici di medicina generale, rappresentano i pilastri di un sistema sanitario integrato, in grado di rispondere alle necessità quotidiane della popolazione. La possibilità di ricevere supporto e consigli medici potrebbe ridurre il ricorso a strutture ospedaliere, aumentando l’efficacia del sistema e migliorando la qualità delle cure. Nonostante ciò, si evidenzia una mancanza di servizi adeguati, specialmente nelle zone più isolate e periferiche, dove la sanità è meno presente.

La necessità di potenziare i servizi nelle aree marginali

Un aspetto cruciale emerso dall’indagine è la necessità di incrementare i servizi sanitari nelle aree marginali. Queste zone, spesso poco servite dal Ssn, necessitano di un potenziamento già a partire dalle farmacie, che possono svolgere un ruolo fondamentale nel fornire assistenza sanitaria di prossimità. La senatrice Pirro ha sottolineato che in molte di queste aree, i cittadini si trovano a dover affrontare distanze considerevoli per accedere ai servizi sanitari, spesso limitando la loro possibilità di ricevere cure tempestive e appropriate.

Il potenziamento dei servizi di farmacia sarebbe non solo una risposta alle esigenze della popolazione, ma anche un passo importante verso un sistema di sanità più decentralizzato e meno ospedalo-centrico. I farmaci da automedicazione, comunemente noti come farmaci da banco, potrebbero svolgere un ruolo fondamentale in questo contesto, permettendo ai cittadini di gestire in autonomia piccoli disturbi senza dover necessariamente passare per il medico. Questa autonomia non solo allevierà la pressione sulle strutture sanitarie ma garantirà anche un accesso più immediato alle soluzioni terapeutiche.

Il futuro della salute: un approccio più vicino al cittadino

Il destino della salute pubblica in Italia appare sempre più orientato verso un modello che premia la prossimità e l’accessibilità. La transizione da un approccio centrato sugli ospedali a uno che valorizza la medicina territoriale, in conformità con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , si sta dimostrando fondamentale. La senatrice Pirro ha rimarcato la necessità di avvicinare la sanità ai cittadini, un obiettivo che va perseguito con determinazione nel prossimo futuro.

Il riconoscimento del valore della medicina di base e delle farmacie sul territorio rappresenta un’opportunità imperdibile per rivitalizzare il Ssn. Una pandemia ha messo in luce le fragilità di un sistema prevalentemente ospedaliero e ha aperto le porte a strategie di rinnovamento. Il rafforzamento dei servizi nelle aree marginali e il buon utilizzo dei farmaci da automedicazione potrebbero rappresentare la chiave per costruire un sistema sanitario più resiliente e rispondente ai reali bisogni dei cittadini, garantendo così salute e benessere a una popolazione in continua evoluzione.

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