Nel contesto attuale, la gestione delle risorse umane nel settore sanitario è diventata una priorità ineludibile, come evidenziato dalla senatrice Beatrice Lorenzin durante il Forum Risk Management, che si svolge ad Arezzo dal 26 al 29 novembre. Gli interventi mirano a esaminare come il sistema sanitario possa adattarsi e rispondere in modo efficace alle sfide emergenti, dalle crescenti esigenze della popolazione ai progressi tecnologici, soprattutto in ambito formativo e professionale.
L’importanza della formazione e delle carriere diversificate
Nel suo intervento, la senatrice Lorenzin ha rimarcato l’importanza di un investimento significativo nella formazione del personale sanitario. Riconoscendo che il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione, ha sottolineato che il miglioramento delle competenze è cruciale non solo per garantire un servizio di qualità, ma anche per favorire la soddisfazione professionale degli operatori. Le discussioni hanno messo in luce aspetti fondamentali come la diversificazione delle carriere e la qualità della vita lavorativa, che riflettono la necessità di politiche compatibili con le esigenze e le aspirazioni dei professionisti.
Il tema della formazione si intreccia inevitabilmente con le innovazioni tecnologiche: l’intelligenza artificiale e l’assistenza da remoto stanno già modificando il modo di lavorare nel settore sanitario. La senatrice ha citato esempi pratici in cui le procedure chirurgiche possono essere gestite a distanza grazie all’abilitazione di infermieri specializzati in loco, un concetto che, pur essendo ancora in fase di sviluppo in molte aree, rappresenta il futuro del settore. L’invito è quello di affrontare queste evoluzioni in modo strategico, garantendo che il personale sia preparato ad interagire con queste nuove tecnologie.
Ambiguità e sfide nell’assistenza sanitaria
Lorenzin ha evidenziato la fase di ambiguità in cui si trova attualmente il sistema sanitario, una situazione in parte ereditata dall’emergenza Covid-19. La crisi ha portato a una rapida implementazione di pratiche che ora necessitano di essere inserite in contesti più stabili e strutturati. Un aspetto cruciale è il riconoscimento e la gestione degli operatori sanitari provenienti dall’estero, molti dei quali non hanno una formazione formale né un riconoscimento ufficiale delle proprie qualifiche.
La senatrice ha esposto la necessità di una catalogazione degli operatori stranieri per garantire che abbiano copertura assicurativa e accesso ai diritti professionali, affinché il sistema sanitario possa affrontare in modo adeguato queste carenze. La proposta è quella di evitare la creazione di categorie diverse di lavoratori, distinguendo chiaramente tra infermieri formati in Europa e personale meno qualificato, una distinzione che potrebbe compromettere la qualità del servizio e il funzionamento del sistema nel suo complesso.
Riforme e il futuro del sistema sanitario
Analizzando le sfide attuali, Lorenzin ha affermato che il disordine creato durante l’emergenza sanitaria non può diventare la norma. Le politiche emergenziali devono essere sostituite da strategie chiare e consolidate. Nel contesto di un mercato globale delle competenze, è essenziale attrarre professionisti di alta qualità, piuttosto che importare personale con una formazione scadente.
L’ex ministro ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un piano di competenze europee che permetta una maggiore uniformità nei diplomi e nelle lauree a livello continentale. Questo non è solo un problema italiano, ma una questione che riguarda la carenza di personale che affligge il settore sanitario in tutta Europa. È fondamentale stabilire normative chiare e creare un sistema di vigilanza e formazione che consenta agli Ordini professionali di monitorare la qualità delle competenze nel settore.
Questa organizzazione del mercato, secondo Lorenzin, rappresenta un elemento essenziale per il futuro del sistema sanitario, assicurando che tutti gli operatori possano contribuire efficacemente a un servizio che risponda alle esigenze della popolazione.