L’Azalea della ricerca AIRC fiorisce nuovamente a sostegno della salute femminile

La Fondazione Airc celebra sessant’anni di lotta contro il cancro con la distribuzione di azalee in 3.900 piazze italiane, promuovendo la ricerca e la prevenzione dei tumori femminili.

Domenica 11 maggio 2025, in occasione della Festa della mamma, la Fondazione Airc celebra i suoi sessant’anni di impegno nella lotta contro il cancro, coinvolgendo ben 3.900 piazze in tutta Italia. Questa manifestazione rappresenta un’importante opportunità per sensibilizzare il pubblico sulla ricerca oncologica e per raccogliere fondi destinati a sostenere progetti di ricerca indipendente.

La distribuzione dell’azalea della ricerca

Nella giornata di domenica, migliaia di volontari della Fondazione Airc saranno attivi nella distribuzione di 600.000 piantine di azalea, simbolo della salute femminile, a fronte di una donazione minima di 18 euro. Questo evento non solo celebra le madri e le donne, ma serve anche a promuovere la consapevolezza riguardo alla prevenzione dei tumori. Le azalee saranno disponibili anche su Amazon e ulteriori dettagli sui punti di distribuzione possono essere trovati su azaleadellaricerca.it.

La Fondazione Airc ricorda che l’azalea della ricerca è stata lanciata nel 1984 come prima campagna di raccolta fondi nelle piazze italiane. Questo evento annuale è diventato un appuntamento atteso per festeggiare le donne e raccogliere fondi per garantire continuità nei progetti di ricerca oncologica. Durante la manifestazione, verrà distribuita anche una pubblicazione speciale che offre informazioni sui tumori che colpiscono le donne, accompagnata da testimonianze utili per sfatare i falsi miti.

Il panorama dei tumori femminili in Italia

Secondo i dati forniti da Aiom-Airtum, nel 2024 si sono registrate circa 175.600 nuove diagnosi di cancro tra le donne in Italia. I tumori più comuni includono quelli della mammella, con 53.065 nuovi casi, seguiti da quelli del colon-retto (21.233), del polmone (12.940), e dell’utero (8.652). La buona notizia è che attualmente 2 donne su 3 che ricevono una diagnosi di tumore riescono a sopravvivere per almeno cinque anni grazie ai progressi nella ricerca e nelle terapie, che hanno portato a diagnosi più precoci e trattamenti più efficaci.

Tuttavia, le statistiche variano notevolmente a seconda del tipo di tumore. Ad esempio, circa l’88% delle donne colpite da cancro al seno è viva a cinque anni dalla diagnosi, mentre le percentuali per i tumori ginecologici sono inferiori: 79% per il cancro dell’utero, 68% per la cervice uterina e solo 43% per il cancro ovarico. La diagnosi precoce gioca un ruolo cruciale nel migliorare le possibilità di guarigione, ma per alcuni tumori, come quello ovarico, non esistono ancora test specifici, il che rende fondamentale la ricerca continua.

Le innovazioni nella ricerca oncologica

La Fondazione Airc sottolinea l’importanza della diagnosi precoce e il continuo sviluppo di nuove terapie. Attualmente, gli scienziati stanno esplorando l’uso di nuovi chemioterapici, tra cui composti naturali come un maitansinoide estratto da una pianta, che viene veicolato da anticorpi per concentrare il trattamento direttamente nel tumore. Tra le innovazioni, spicca anche la trabectedina, un farmaco di origine marina sviluppato dal dottor Maurizio D’Incalci e dal suo team presso l’Irccs Istituto clinico Humanitas, con il supporto della Fondazione.

In aggiunta, si stanno studiando terapie a bersaglio molecolare, da utilizzare sia come trattamento iniziale che in caso di recidiva. La ricerca è in costante evoluzione, con metodi innovativi per migliorare la diagnosi precoce e aumentare le probabilità di successo terapeutico.

Storie di speranza

Numerose sono le storie di donne che hanno superato la malattia, come Roberta, 37 anni, di Rieti, che nel 2010 ha affrontato un linfoma di Hodgkin. Roberta racconta della sua esperienza, evidenziando come la ricerca abbia avuto un ruolo cruciale nel suo percorso di cura. “Le mie terapie erano il risultato di studi e innovazioni”, afferma, sottolineando l’importanza di avere specialisti empatici al proprio fianco.

Accanto a lei, sua madre Carla ricorda il momento della diagnosi, descrivendo la sensazione di impotenza e il lungo percorso di supporto reciproco che hanno affrontato insieme. Storie come queste dimostrano l’importanza del sostegno e della ricerca nella lotta contro il cancro.

A sostenere la Fondazione Airc ci sono diverse aziende, tra cui Banco Bpm, Dolomia, Gillette Venus, Maire, Mitsubishi Electric, Melinda e Stroili, che contribuiscono a garantire il successo di questa importante iniziativa.

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