Leonardi (Sin): “Al Congresso Ean si discuterà della neurologia in guerra”

L’impatto della guerra sulla salute neurologica: sfide e strategie per la cura e prevenzione secondo Matilde Leonardi all’undicesimo Congresso dell’European Academy of Neurology.

Il 23 giugno 2025, durante l’undicesimo Congresso dell’European Academy of Neurology (EAN) in corso a Helsinki, Matilde Leonardi, Chair del Communication Committee dell’Accademia e membro del board della Società Italiana di Neurologia (SIN), ha affrontato un tema di grande attualità: l’impatto della guerra sulla salute neurologica. In un contesto segnato da conflitti come quello russo-ucraino, azerbaijano-armeno e israelo-palestinese-iraniano, Leonardi ha sottolineato come l’incertezza e la fragilità non riguardino solo i pazienti, ma anche i medici che operano in un’epoca complessa.

Il tema della neurologia in tempo di guerra

Leonardi ha dichiarato: “Ho organizzato una sessione intitolata ‘Neurology & War’. Non pensavo avrei mai dovuto farlo”. La neurologia della guerra è diventata un argomento di discussione cruciale, soprattutto alla luce dei nuovi tipi di armi e delle problematiche sanitarie emergenti nei conflitti. La Chair dell’EAN ha evidenziato come la guerra influisca in modo profondo sulla salute pubblica e sulla percezione della fragilità. “I 450 milioni di cittadini europei si sentono più vulnerabili”, ha aggiunto Leonardi.

In questo contesto, l’accesso alle cure per i pazienti cronici è diventato sempre più difficile. Leonardi ha segnalato che ci sono meno medici disponibili, flussi migratori in aumento e carenze di specialisti. Tali problemi non sono limitati all’Italia, ma rappresentano una sfida globale. Durante un incontro bilaterale con colleghi americani, è emerso che la questione della salute neurologica è di interesse comune.

Strategie per affrontare le sfide neurologiche

Leonardi ha proposto due strategie fondamentali per affrontare la crisi attuale: l’empowerment delle persone attraverso la prevenzione e l’organizzazione strutturata della rete di cura. Fino a dieci anni fa, la prevenzione in neurologia era un tema poco considerato, ma oggi è essenziale. Nel caso dell’ictus, ad esempio, è stato dimostrato che una sana alimentazione, il controllo della pressione e la riduzione del colesterolo possono contribuire a prevenire eventi avversi.

Leonardi ha citato i risultati ottenuti in Italia con l’apertura delle Stroke Unit, che hanno portato a una riduzione del 39% della disabilità da ictus. Questi dati evidenziano l’importanza di un approccio proattivo e di una presa in carico precoce per migliorare la salute dei pazienti.

Riflessioni sulle prospettive future

La sessione di Leonardi ha messo in luce la necessità di un cambiamento nella mentalità riguardo alla salute neurologica in un contesto di conflitto. La guerra non solo modifica le condizioni di vita, ma richiede anche un ripensamento delle strategie di cura e prevenzione. L’attenzione alla salute cerebrale deve diventare una priorità, non solo per i professionisti del settore, ma per l’intera società. Le sfide attuali richiedono un impegno collettivo per garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie, in un periodo in cui la fragilità è un tema centrale.

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