Uno studio recente condotto da Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma presso l’Istituto Pascale di Napoli, ha rivelato che i livelli di glicemia nel sangue possono influenzare la prognosi dei pazienti affetti da melanoma metastatico in trattamento con immunoterapia. La ricerca, presentata il 1° giugno 2025 durante il meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago, ha evidenziato che una glicemia elevata, anche in assenza di diabete, è associata a una riduzione significativa della sopravvivenza.
Dettagli dello studio e metodologia
Lo studio ha coinvolto un campione di 1.079 pazienti non diabetici affetti da melanoma metastatico, trattati con inibitori dei checkpoint immunitari, una forma di immunoterapia che mira a potenziare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. I ricercatori hanno monitorato i livelli di glucosio nel sangue in tre momenti distinti nelle due settimane prima dell’inizio del trattamento, stabilendo una soglia critica di 93.33 mg/dL. I risultati hanno mostrato che i pazienti con glicemia bassa hanno registrato una sopravvivenza globale mediana di 27.7 mesi, rispetto ai 14.5 mesi dei pazienti con glicemia elevata. Inoltre, la sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente più lunga per i pazienti con glicemia bassa, con un tempo mediano di 7.4 mesi contro 4.3 mesi per quelli con glicemia alta.
Implicazioni cliniche e biomarcatori
L’analisi dei biomarcatori ha rivelato un legame tra glicemia e livelli elevati di Interleuchina-6 (IL-6), un noto indicatore di infiammazione. Domenico Mallardo, ricercatore presso l’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale, ha sottolineato che l’analisi di 95 campioni di RNA ha mostrato un’associazione tra glicemia e geni coinvolti nell’attività infiammatoria e nella regolazione del ciclo cellulare. Questi risultati suggeriscono che la glicemia potrebbe non solo fungere da marcatore prognostico, ma anche influenzare la risposta terapeutica dei pazienti.
Strategie future e necessità di ulteriori studi
Le scoperte di questo studio potrebbero avere un impatto significativo sulla gestione clinica dei pazienti non diabetici affetti da melanoma metastatico. Paolo Ascierto ha affermato che il riconoscimento del ruolo della glicemia potrebbe aiutare a identificare i pazienti a maggiore rischio di una risposta sfavorevole all’immunoterapia. Sebbene la ricerca non abbia esplorato gli effetti di interventi sulla glicemia, l’associazione tra glicemia elevata e infiammazione suggerisce che modifiche dello stile di vita e interventi dietetici mirati potrebbero migliorare l’efficacia dei trattamenti.
Inoltre, l’associazione tra glicemia e geni legati all’infiammazione potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. Ascierto ha concluso che ulteriori studi sono necessari per confermare questi risultati e per valutare l’efficacia di eventuali interventi volti a modulare i livelli di glicemia. Se i risultati saranno confermati, potrebbe diventare standard la valutazione della glicemia basale nella pianificazione terapeutica per i pazienti con melanoma metastatico in trattamento con immunoterapia.
