Al congresso europeo di ematologia, in corso a Milano fino al 15 giugno 2025, la biofarmaceutica GSK ha presentato risultati significativi provenienti dagli studi Dreamm-7 e Dreamm-8. Questi dati rivelano che le nuove combinazioni terapeutiche, che includono il farmaco coniugato anticorpo-farmaco (Adc) belantamab mafodotin, possono essere associate a bortezomib o pomalidomide, entrambi noti per le loro proprietà antitumorali e immunomodulatorie.
Importanza delle combinazioni terapeutiche
Alessandro Corso, dirigente medico presso il Day hospital della fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, ha sottolineato l’importanza di queste combinazioni nel trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo. Secondo Corso, queste terapie offrono un’opzione efficace per i pazienti che si trovano in una fase avanzata della malattia, in particolare quelli che hanno già esaurito altre linee di trattamento. “Questi pazienti avevano già a disposizione schemi terapeutici, ma non si sono rivelati così efficaci”, ha dichiarato il medico.
Prospettive future nella cura del mieloma multiplo
La presentazione dei dati al congresso EHA rappresenta un passo avanti nella ricerca e nella cura del mieloma multiplo, una patologia complessa e difficile da trattare. Le nuove combinazioni terapeutiche potrebbero rappresentare una svolta per i pazienti che necessitano di ulteriori opzioni terapeutiche, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita e a prolungare la sopravvivenza.
Implementazione delle nuove terapie
L’attenzione degli esperti e dei professionisti del settore è ora rivolta all’implementazione di queste nuove terapie nella pratica clinica, affinché possano essere disponibili per un numero sempre maggiore di pazienti. La speranza è che, attraverso studi continui e innovazioni terapeutiche, i pazienti affetti da mieloma multiplo possano beneficiare di trattamenti sempre più efficaci e personalizzati.
