L’Italia ha recentemente incrementato il proprio Fondo per i farmaci innovativi, portandolo a 1 miliardo e 300 milioni di euro. Questa decisione, presa dal Governo, rappresenta un passo significativo verso l’accesso precoce dei pazienti a nuove tecnologie terapeutiche. Emanuele Monti, membro del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e presidente della IX Commissione permanente del Consiglio regionale della Lombardia, ha comunicato che i criteri per l’accesso saranno definiti entro l’estate del 2025. Monti ha rilasciato queste dichiarazioni durante l’evento “Science meets Humanity”, organizzato da Kedrion Biopharma, tenutosi a Milano.
Il ruolo dell’health technology assessment
Durante il suo intervento, Monti ha sottolineato l’importanza dell’Health Technology Assessment (Hta) nel contesto della riforma dei criteri europei per l’accesso alle nuove terapie. Questo ambito di lavoro è cruciale per garantire che l’Italia possa sfruttare il nuovo framework europeo, assicurando che i pazienti non restino indietro rispetto ad altre nazioni. Monti ha evidenziato come sia fondamentale per l’Italia diventare un punto di riferimento per l’innovazione, attirando investimenti e promuovendo la ricerca e lo sviluppo nel settore biofarmaceutico.
Impatto sull’industria biofarmaceutica
L’industria biofarmaceutica rappresenta attualmente circa il 5% del prodotto interno lordo (Pil) nazionale. Monti ha espresso l’intento di far crescere ulteriormente questo settore, rendendolo più strategico per l’intera Europa. L’implementazione di nuove politiche e l’adeguamento ai criteri europei potrebbero portare a un’accelerazione nell’introduzione di terapie innovative, migliorando così la qualità della vita dei pazienti italiani. L’auspicio è che l’Italia possa diventare un leader nel campo delle biotecnologie, contribuendo attivamente al progresso della salute pubblica a livello europeo e internazionale.
Le dichiarazioni di Monti evidenziano un impegno concreto da parte delle istituzioni italiane nel promuovere l’innovazione e garantire un accesso equo alle nuove terapie, un passo fondamentale per il futuro della sanità in Italia.
