Il 10 marzo 2025, Robert F. Kennedy Jr., recentemente nominato responsabile della sanità negli Stati Uniti, ha sollevato un dibattito riguardante la vitamina A e il suo legame con il morbillo. Secondo Kennedy, la vitamina A “può ridurre drasticamente la mortalità per morbillo”, una malattia altamente contagiosa. Tuttavia, ha anche sottolineato che il metodo più efficace per proteggersi da questa malattia rimane la vaccinazione. La dottoressa Roberta Villa, medico e divulgatrice scientifica, ha chiarito la situazione attraverso il portale anti-bufale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ‘Dottore, ma è vero che…?’.
Il ruolo della vitamina A nel morbillo
Secondo Villa, la carenza di vitamina A può aumentare il rischio di complicazioni gravi, specialmente nei bambini malnutriti. Tuttavia, assumere vitamina A quando si è in buona salute non riduce il rischio di contrarre il morbillo. La dottoressa ha spiegato che, sebbene la vitamina A possa essere utile per attenuare alcuni effetti della malattia nei soggetti vulnerabili, non è una misura preventiva efficace. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda la somministrazione di vitamina A ad alte dosi (200.000 UI per due giorni) ai bambini affetti da morbillo. Tuttavia, l’efficacia di tale intervento è ancora oggetto di discussione.
Una revisione Cochrane ha evidenziato che non ci sono prove sufficienti per affermare che la somministrazione di vitamina A riduca la mortalità nei bambini affetti da morbillo, ad eccezione dei bambini molto piccoli, sotto i due anni, nei quali è stato osservato un lieve beneficio. Uno studio condotto nel 2021 a Napoli su bambini ospedalizzati per morbillo non ha mostrato miglioramenti significativi nei soggetti trattati con vitamina A rispetto al gruppo di controllo. L’OMS continua a raccomandare l’uso della vitamina A per prevenire il rischio di cecità nei bambini con carenza di questa vitamina, piuttosto che come trattamento per il morbillo stesso.
Raccomandazioni e considerazioni
Il basso costo e la facilità di somministrazione della vitamina A fanno sì che venga ancora prescritta nei Paesi a rischio. Anche il “Red Book” dell’American Academy of Pediatrics e la Società Italiana di Pediatria ne consigliano l’uso per i bambini ricoverati a causa del morbillo. Tuttavia, è fondamentale chiarire che l’integrazione di vitamina A non previene il morbillo e non può sostituire il vaccino, che rimane l’unico metodo efficace per proteggere i bambini da questa malattia.
La questione della vitamina A e del morbillo continua a essere un tema di discussione tra esperti e professionisti della salute. È essenziale che le informazioni circolanti siano basate su evidenze scientifiche e che i genitori siano informati correttamente riguardo alle misure di prevenzione disponibili. La vaccinazione rimane un tema cruciale nella lotta contro il morbillo e altre malattie infettive, e la comunità medica continua a lavorare per garantire la salute e il benessere dei più giovani.
