Un’escursione immersi nella bellezza della natura può trasformarsi in un incubo inaspettato. Questo è quanto accaduto il 19 giugno 2025 a un turista tedesco in Trentino, vittima di un morso di vipera. L’uomo è stato prontamente trasportato in ospedale grazie all’intervento dell’elisoccorso. La situazione ha messo in evidenza l’importanza di conoscere le procedure corrette da seguire in caso di morso di serpente.
Indicazioni da seguire in caso di morso di vipera
È fondamentale mantenere la calma e contattare immediatamente i soccorso. L’agitazione può aumentare il battito cardiaco, facilitando la diffusione del veleno. L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate (NtI), fondata dal medico del 118 Manuel Ruggiero, sottolinea che è cruciale adottare misure di primo intervento corrette. La prima cosa da fare è allertare i soccorsi, chiamando il numero di emergenza locale e fornendo informazioni dettagliate sulla posizione e sulle condizioni della persona morsa.
Una volta contattato il 118, è essenziale raggiungere un pronto soccorso il prima possibile. L’assistenza medica tempestiva è fondamentale, in quanto il trattamento specifico, che può includere l’uso di siero antivipera, è di competenza esclusiva del personale medico. Durante l’attesa, l’arto colpito deve essere immobilizzato e mantenuto in una posizione lievemente declive rispetto al cuore, utilizzando una stecca o una fasciatura morbida.
È importante anche pulire delicatamente la ferita con acqua e sapone per prevenire infezioni. Se non ci sono controindicazioni, si può disinfettare la zona del morso con acqua ossigenata o una soluzione di permanganato di potassio. Oggetti come anelli e bracciali devono essere rimossi per evitare compressioni in caso di edema. Infine, l’applicazione di una fasciatura elastica moderatamente compressiva può rallentare la diffusione del veleno, ma non deve sostituire l’uso di un laccio emostatico, che è sconsigliato.
Comportamenti da evitare
In situazioni di emergenza, è altrettanto importante sapere cosa non fare. Non si deve incidere la ferita, poiché questa pratica non elimina il veleno e aumenta il rischio di infezioni e danni ai tessuti. Succhiare il veleno è un’altra azione da evitare, in quanto inefficace e potenzialmente dannosa per il soccorritore. L’applicazione di lacci emostatici può aggravare i danni locali e favorire la necrosi tissutale, quindi è sconsigliata.
Non è raccomandato somministrare alcol o farmaci senza supervisione medica, poiché questi possono mascherare i sintomi e alterare la risposta fisiologica del corpo, complicando ulteriormente l’intervento sanitario. Nessuno tocchi Ippocrate ricorda che il siero antivipera è un farmaco sottoposto a stretta sorveglianza medica e la sua somministrazione deve essere decisa dal personale sanitario in base alla gravità della situazione e alla valutazione clinica del paziente.
Essere preparati e informati sulle corrette procedure da seguire in caso di morso di vipera è fondamentale per garantire una risposta adeguata e tempestiva, minimizzando i rischi e le complicazioni.
