Moschella (Polizia di Stato): “Lo screening mammario è un gesto di amore e responsabilità”

La campagna “Care for Caring 2.0” promuove la prevenzione del cancro al seno tra le future agenti di polizia, evidenziando l’importanza della diagnosi precoce per la salute delle donne.

La tempestività nella diagnosi del cancro alla mammella si conferma cruciale, come evidenziato dai risultati presentati il 12 giugno 2025 alla Camera dei Deputati. Durante l’evento, Clementina Moschella, dirigente generale medico della Polizia di Stato e direttore centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha sottolineato che l’87% delle donne diagnosticate precocemente ha avuto esiti positivi nella cura della malattia. Questi dati, frutto della campagna “Care for Caring 2.0 – Ambasciatrici della Prevenzione”, lanciata lo scorso anno, hanno spinto le autorità a riproporre l’iniziativa.

La campagna di sensibilizzazione

La campagna “Care for Caring 2.0” si propone di sensibilizzare le future agenti di polizia riguardo all’importanza della prevenzione del cancro al seno. Moschella ha dichiarato che l’età alla quale viene diagnosticato il tumore si è notevolmente abbassata, un segnale che evidenzia l’importanza di un approccio preventivo. La dirigente ha enfatizzato come l’unico strumento efficace contro questa malattia sia la prevenzione, fondamentale per garantire una diagnosi precoce.

Il progetto si rivolge in particolare alle donne in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato, con l’obiettivo di far crescere una cultura della prevenzione che vada oltre le sole campagne di screening. Come ha affermato Moschella, “la diagnosi precoce è essenziale”. È un invito a prendere coscienza della propria salute e a considerare il controllo regolare come un atto di responsabilità nei confronti di se stesse e delle proprie famiglie.

L’importanza della cultura della prevenzione

Moschella ha proseguito il suo intervento sottolineando che la cultura della prevenzione deve diventare parte integrante della vita quotidiana. Non si tratta solo di un impegno temporaneo durante le campagne di screening, ma di un approccio costante e consapevole. “Lo screening è un atto di responsabilità”, ha ribadito, evidenziando come la consapevolezza e la prevenzione debbano diventare un pensiero costante nella vita delle persone.

Il messaggio della dirigente è chiaro: la salute non può essere trascurata e la prevenzione deve essere vista come un atto d’amore verso se stesse e verso la comunità. La campagna “Care for Caring 2.0” rappresenta un passo importante in questa direzione, mirando a formare una nuova generazione di donne consapevoli e pronte a prendersi cura della propria salute.

Concludendo l’intervento, Moschella ha invitato tutti a riflettere sull’importanza di vivere la prevenzione come un elemento fondamentale della propria esistenza, affinché la lotta contro il cancro al seno possa proseguire con sempre maggiore efficacia.

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