Il 9 giugno 2025, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato nuove linee guida riguardanti la gestione clinica, la prevenzione e il controllo delle infezioni da Mpox, noto in precedenza come vaiolo delle scimmie. Questa pubblicazione arriva in un momento critico, poiché un caso di Mpox è stato confermato in Umbria, Italia, in un giovane che attualmente si trova in buone condizioni di salute. Non è ancora chiaro come sia avvenuto il contagio. Le raccomandazioni dell’Oms si rivolgono ai pazienti assistiti in comunità, a domicilio o in strutture sanitarie, aggiornando le indicazioni provvisorie fornite nel 2022.
Il contesto dell’epidemia di Mpox
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato che il virus Mpox (Mpxv) ha continuato a evolversi e che il modello delle epidemie ha subito cambiamenti significativi. Prima del 2022, i casi di Mpox erano principalmente confinati all’Africa centrale e occidentale. Tuttavia, nel 2022 è stata dichiarata un’epidemia globale del clade virale IIb, che ha colpito numerosi Paesi. Successivamente, si sono registrate epidemie associate ai cladi Ia e Ib, principalmente nella Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi africani limitrofi. A partire da agosto 2024, l’aumento delle infezioni in Africa e il rilevamento del clade Ib al di fuori del continente hanno portato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a dichiarare nuovamente Mpox come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic). Il 5 giugno 2025 si è tenuta la quarta riunione del Comitato di emergenza per valutare la situazione attuale.
Linee guida per la gestione a casa e in ospedale
L’Oms ha emesso raccomandazioni specifiche per la gestione dei pazienti affetti da Mpox. Se un paziente presenta un’infezione acuta o è a rischio di complicanze, deve essere trattato in una struttura sanitaria e ricevere cure di supporto. Solo i casi lievi e non complicati possono essere gestiti a domicilio. Nel caso in cui un paziente con infezione lieve non abbia complicanze e possa essere assistito a casa, l’Oms chiarisce che non è necessario isolarsi, a condizione che le lesioni siano coperte e che indossi una mascherina quando si trova in contatto stretto con altre persone, fino a completa guarigione. Se non è possibile coprire le lesioni o indossare la mascherina, il paziente deve essere isolato a casa. È fondamentale attuare misure per ridurre la contaminazione ambientale all’interno dell’abitazione.
Se le condizioni del paziente richiedono ricovero, gli operatori sanitari devono indossare guanti, camici, mascherine e protezioni per gli occhi, a seconda della valutazione del rischio. L’uso di respiratori è obbligatorio durante procedure che generano aerosol, specialmente in stanze poco ventilate.
L’Oms fornisce anche tre nuove raccomandazioni cliniche generali per tutte le persone affette da Mpox, indipendentemente dal contesto di assistenza. Le madri contagiate sono incoraggiate a continuare ad allattare al seno, limitando però il contatto diretto con il neonato non infetto. Le madri che si sono riprese da Mpox e avevano interrotto l’allattamento possono riprendere tale pratica non appena le lesioni sono risolte. Infine, l’Oms raccomanda di avviare rapidamente la terapia antiretrovirale per le persone con infezione da Mpxv e Hiv che non hanno mai ricevuto trattamento o che lo hanno interrotto.
