Natoli (Siaarti): “Confusione e scetticismo sull’uso degli oppioidi per il dolore”

Il XXIV Congresso SIAARTI-Acd 2025 a Bari affronta le sfide nella gestione del dolore e l’importanza degli oppioidi, evidenziando la necessità di un approccio multidisciplinare e innovativo.

La responsabile dell’Area Culturale Dolore e Cure Palliative della SIAARTI, Silvia Natoli, ha aperto il XXIV Congresso SIAARTI-Acd 2025, in corso a Bari dal 4 al 6 giugno. Durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema degli oppiacei, un argomento di grande attualità, soprattutto alla luce delle problematiche legate all’abuso di sostanze negli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda il Fentanyl. La crescente attenzione mediatica ha generato confusione e sfiducia nei pazienti che necessitano di questi farmaci per una corretta gestione del dolore.

Natoli ha evidenziato come il nuovo codice della strada possa influenzare negativamente la terapia del dolore, poiché non contempla l’uso terapeutico degli oppiodi. Questo aspetto comporta che chi utilizza farmaci oppioidi, anche in assenza di effetti psico-cognitivi, possa incorrere in problemi legali. La normativa attuale ha, quindi, ripercussioni sulle prescrizioni e sull’uso appropriato dei farmaci, complicando ulteriormente la gestione del dolore.

Il programma del congresso

Il congresso di Bari si propone di affrontare una vasta gamma di tematiche legate al dolore, spaziando dal dolore acuto a quello cronico, fino a toccare il dolore oncologico. Natoli ha illustrato il programma, che include anche tecniche interventistiche e nuovi percorsi di terapia del dolore. È fondamentale, ha affermato, comprendere le necessità del territorio e i percorsi istituzionali necessari affinché il dolore venga riconosciuto come una patologia da trattare. È essenziale anche garantire finanziamenti adeguati per la gestione della cronicità del dolore.

Il congresso offrirà anche l’opportunità di discutere tecniche interventistiche all’avanguardia, medicina rigenerativa e digitale, nonché riflessioni etiche e sociali. Temi come la medicina di genere, l’equità delle cure e l’efficacia di tecniche non farmacologiche saranno al centro dei dibattiti, con l’obiettivo di promuovere una visione integrata e innovativa nella gestione del dolore.

Le sfide future nella terapia del dolore

Le sfide future nella gestione del dolore richiedono un approccio multidisciplinare e l’integrazione di nuove tecnologie e metodologie. È necessario che i professionisti del settore collaborino per sviluppare strategie efficaci che tengano conto delle diverse esigenze dei pazienti. La medicina deve evolversi per rispondere alle sfide contemporanee, assicurando che ogni paziente possa ricevere le cure necessarie senza stigmatizzazione o discriminazione.

Il congresso di Bari rappresenta un’importante occasione di confronto e aggiornamento per i professionisti del settore, che potranno condividere esperienze e best practices, contribuendo così a migliorare la qualità delle cure e a garantire un accesso equo ai trattamenti per il dolore. La discussione di questi temi è cruciale per il futuro della terapia del dolore, affinché si possa garantire un supporto adeguato a tutti coloro che ne hanno bisogno.

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