All’evento “Sound of Science”, svolto oggi a Milano presso Palazzo Lombardia, Novartis Italia ha presentato un ambizioso piano di investimento nella ricerca e nello sviluppo, destinando oltre 150 milioni di euro entro il 2028, di cui 40 milioni specificamente per la ricerca nel nostro Paese. Questo impegno si traduce in un’aspettativa di risultati clinici per 14 nuove molecole nei prossimi due anni e oltre 30 nuovi farmaci attualmente in fase di studio. Tra questi, 15 sono già nelle fasi II e III delle sperimentazioni cliniche.
L’incontro e le priorità della ricerca
L’incontro ha riunito istituzioni, medici e ricercatori per discutere le priorità necessarie a potenziare la ricerca e rispondere alla crescente domanda di salute degli italiani. La perdita di competitività dell’Europa, che negli ultimi cinque anni ha visto un calo del 25% degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore farmaceutico, è stata al centro del dibattito. In contrapposizione, la Cina ha registrato un incremento del 30% nello stesso periodo. Questa situazione mette a rischio l’accesso dei pazienti alle terapie più avanzate.
Percezioni dei giovani sulla ricerca
Un’indagine condotta tra i giovani italiani ha rivelato che il 73,1% degli intervistati crede che la ricerca porterà a curare malattie attualmente incurabili entro cinque anni. Tuttavia, il 70% dei giovani teme che la salute generale peggiorerà a causa dell’accesso limitato alla prevenzione e alle cure. Solo il 45,7% ritiene che il rallentamento della ricerca clinica in Italia rappresenti un rischio significativo per la salute.
Importanza delle conoscenze scientifiche
Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, ha sottolineato l’importanza delle conoscenze scientifiche e delle nuove tecnologie per affrontare le sfide emergenti nel sistema sanitario. Le Regioni italiane sono impegnate a promuovere modelli di collaborazione pubblico-privato che valorizzino la ricerca e l’innovazione.
Attrarre investimenti nella ricerca
Alessandro Fermi, assessore all’Università e Ricerca della Regione Lombardia, ha evidenziato l’importanza di attrarre investimenti nella ricerca, creando un ambiente favorevole per lo sviluppo di competenze e tecnologie. L’Italia, nonostante sia riconosciuta per la sua eccellenza nella ricerca, si trova al 18° posto in Europa per investimenti totali in questo settore.
Studi e sfide nel settore farmaceutico
Nel 2024, Novartis ha avviato circa 200 studi coinvolgendo oltre 2.300 pazienti in più di mille centri ospedalieri e universitari in Italia. Nonostante l’aumento delle domande di brevetto farmaceutico nel Paese, è necessario un cambiamento per affrontare le sfide della competitività nel settore delle Scienze della Vita.
Superare gli ostacoli all’innovazione
Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia, ha affermato che è fondamentale superare gli ostacoli che rallentano l’accesso all’innovazione. La transizione verso un modello integrato di gestione delle risorse sanitarie è cruciale per migliorare i percorsi di cura e la centralità dei dati.
Rischi e coinvolgimento dei pazienti
Riguardo ai rischi per la ricerca clinica in Italia, il 55,2% dei giovani ha identificato la burocrazia come un ostacolo principale, mentre il 24,2% ha segnalato la mancanza di digitalizzazione e infrastrutture tecnologiche. Il 72,3% degli intervistati ha espresso l’importanza del coinvolgimento dei pazienti nelle decisioni sanitarie. Il progetto “Partner per il futuro”, avviato nel 2023 da Novartis, mira a coinvolgere diverse parti interessate per delineare azioni concrete per l’evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale. L’evento “Sound of Science” rappresenta un passo significativo in questo percorso di collaborazione.
