Nutrizionista: “Per affrontare il caldo, anguria e frutti estivi per reintegrare i sali minerali”

La frutta estiva come anguria e albicocche è fondamentale per l’idratazione e il reintegro di sali minerali, contrastando i rischi legati alla calura estiva.

Quando si parla di calura estiva, è fondamentale considerare l’importanza di una corretta idratazione e di un’alimentazione adeguata. Secondo Ciro Vestita, noto medico specializzato in alimentazione e fitoterapia, il sudore non porta solo alla perdita di acqua, ma anche di sostanze nutritive vitali. Vestita sottolinea che i benefici della frutta estiva non si limitano a contrastare i rischi legati all’afa, ma offrono anche un supporto naturale per reintegrare i sali minerali perduti.

Frutta di stagione come integratore naturale

La frutta di stagione si rivela un’alleata preziosa durante i mesi più caldi, non solo per il suo potere rinfrescante, ma anche per le sue proprietà nutritive. Vestita evidenzia come l’assunzione di frutta possa aumentare l’apporto di acqua e sali minerali, essenziali per mantenere il corpo in equilibrio. “Siamo in un’estate torrida”, afferma il medico, “e bere acqua è fondamentale, ma non basta. Con il sudore si smarriscono anche minerali importanti”. L’inclusione di frutta ricca di micronutrienti nella dieta rappresenta una strategia efficace per contrastare la disidratazione.

Tra i frutti consigliati, l’anguria spicca per il suo alto contenuto di acqua e per i benefici che apporta alla salute. Vestita raccomanda anche albicocche e ananas, noti per il loro apporto di magnesio e potassio. L’anguria, in particolare, è un alimento che offre vantaggi significativi per la prostata, grazie alla sua consistenza acquosa e alla presenza di antiossidanti. Inoltre, la parte bianca della buccia, nota come albedo, è ricca di steroli, sostanze che possono contribuire a ridurre il colesterolo e l’acido urico.

Benefici storici e nutrizionali della frutta

L’anguria non è solo un frutto moderno, ma ha radici storiche profonde. Vestita ricorda che Lorenzo il Magnifico, affetto da gotta, utilizzava l’anguria come rimedio. A Firenze, una strada era un tempo dedicata a questo frutto, dimostrando il suo valore terapeutico nel passato. Le albicocche, altro frutto estivo, presentano un paradosso: non contengono ferro, eppure sono utili per aumentare la sideremia nelle giovani donne.

I mirtilli, considerati “nutriceuti”, sono un altro alimento di rilievo. Contengono mirtilene, una sostanza che ostacola l’azione di virus e batteri sulle pareti della vescica, contribuendo a prevenire la cistite. Tuttavia, in caso di cistite acuta, è necessario ricorrere all’antibiotico, mentre il mirtillo può essere utile per prevenire recidive. Vestita sottolinea l’importanza di frutti selvatici come lamponi, ribes e more, ricchi di antociani, sali minerali e vitamine, ma con un basso contenuto di zuccheri. “Abbondiamo pure con questi frutti”, conclude il medico, evidenziando la loro versatilità e i loro benefici per la salute.

La frutta estiva, quindi, non è solo un modo per rinfrescarsi, ma si configura come un vero e proprio alleato per la salute, in grado di fornire nutrienti essenziali e contribuire al benessere durante le calde giornate di luglio.

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