Osteoporosi in Italia: il reumatologo Rossini segnala 4 milioni di casi, l’80% sono donne

La campagna “Non romperle!” promuove la prevenzione dell’osteoporosi, una malattia che colpisce 4 milioni di italiani, con focus su salute ossea e comportamenti proattivi.

Il 29 maggio 2025, a Milano, si è svolta la presentazione della campagna di sensibilizzazione “Non romperle! Non perdere tempo e proteggi le tue ossa”, promossa da Italfarmaco con il patrocinio di Fedios, la Federazione italiana osteoporosi e malattie dello scheletro. L’incontro ha visto la partecipazione di Maurizio Rossini, professore di Reumatologia presso l’Università di Verona e direttore dell’unità operativa complessa di Reumatologia dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Rossini ha messo in evidenza l’importanza della prevenzione in relazione all’osteoporosi, una patologia che colpisce circa 4 milioni di persone in Italia, di cui l’80% donne.

La situazione attuale dell’osteoporosi in Italia

Maurizio Rossini ha sottolineato che la condizione dell’osteoporosi in Italia, aggiornata al 2021, è allarmante. Con circa 4 milioni di pazienti affetti, è fondamentale non trascurare anche gli uomini, che possono essere colpiti dalla malattia. Rossini ha evidenziato il significativo impatto clinico e i costi associati all’osteoporosi, stimati attorno ai 10 miliardi di euro all’anno. Con l’invecchiamento della popolazione, la situazione è destinata a peggiorare se non si adottano misure preventive. La campagna ha come obiettivo principale quello di informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della salute delle ossa, promuovendo un atteggiamento proattivo verso la prevenzione.

Strategie di prevenzione non farmacologica

Durante l’incontro, Rossini ha parlato dell’importanza della prevenzione non farmacologica. Ha evidenziato che è essenziale correggere i fattori di rischio, come il fumo, l’abuso di alcol e le cattive abitudini alimentari. La correzione di questi comportamenti può contribuire a ridurre il rischio di osteoporosi. Inoltre, in caso di carenze nutrizionali, è fondamentale considerare la supplementazione di calcio e vitamina D, due elementi chiave per la salute delle ossa. Rossini ha sottolineato che, nella pratica clinica, è comune riscontrare un deficit di assunzione di calcio, il che rende necessaria la supplementazione. Un’adeguata assunzione di vitamina D è altrettanto importante, poiché una carenza di questo nutriente è diffusa in Italia.

Trattamenti farmacologici per l’osteoporosi

Quando le misure preventive non sono sufficienti, Rossini ha spiegato che è possibile ricorrere a trattamenti farmacologici. Questi includono due classi principali di farmaci: quelli che rallentano l’attività delle cellule che riassorbono l’osso e quelli che stimolano la formazione ossea. Rossini ha evidenziato che le attuali opzioni terapeutiche sono molto promettenti, e l’Istituto superiore di sanità e l’Aifa raccomandano il trattamento anabolico per i pazienti ad alto rischio di frattura. Inoltre, ha messo in guardia contro le convinzioni errate riguardanti la supplementazione di calcio, spesso influenzate da informazioni fuorvianti. La supplementazione, se fatta correttamente, non comporta rischi significativi, e serve a ripristinare livelli fisiologici di calcio nel corpo.

La campagna “Non romperle!” si propone quindi di educare la popolazione sull’importanza della salute ossea e sull’adozione di comportamenti preventivi per combattere l’osteoporosi.

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