Papa Francesco: “A Santa Marta un programma di riabilitazione simile a quello ospedaliero”

Papa Francesco prosegue la riabilitazione al Santa Marta dopo il ricovero, con esercizi motori e respiratori per recuperare le funzioni vitali e migliorare la qualità del sonno.

Papa Francesco, dopo un periodo di ricovero al Policlinico Gemelli, ha ricevuto il via libera per proseguire la sua riabilitazione presso la residenza di Santa Marta. La notizia è stata riportata il 24 marzo 2025, alle 15:50, e conferma che il Pontefice potrà continuare il suo percorso di recupero in un ambiente familiare e controllato.

La riabilitazione di Papa Francesco proseguirà in modo simile a quanto avvenuto durante il ricovero. Secondo quanto dichiarato da Giorgio Sesti, ex presidente della Società Italiana di Medicina Interna e docente all’Università Sapienza di Roma, il Pontefice avrà bisogno di riadattarsi gradualmente alle sue normali attività quotidiane. Questo approccio è fondamentale per facilitare il recupero delle funzioni motorie, tenendo sempre presente l’importanza di evitare sforzi eccessivi o dolori.

Dettagli sulla riabilitazione

La riabilitazione motoria di Papa Francesco sarà di tipo tradizionale, necessaria per chi ha trascorso un lungo periodo a letto. Il medico Sesti ha sottolineato che le persone anziane tendono a perdere rapidamente massa e tono muscolare, rendendo difficili anche i movimenti più semplici. Per questo motivo, il Pontefice inizierà con esercizi per recuperare il tono muscolare e riprendere la posizione seduta, fondamentale per attività come mangiare e leggere. Nonostante la necessità di utilizzare una carrozzina per gli spostamenti, il lavoro sui muscoli rimarrà una priorità.

In aggiunta alla riabilitazione motoria, a Santa Marta continuerà anche la riabilitazione respiratoria. Gli esercizi mirati serviranno a mobilizzare i muscoli respiratori, essenziali per una corretta ossigenazione del sangue. Sesti ha spiegato che un buon funzionamento respiratorio è cruciale per evitare l’uso dell’ossigenoterapia. La capacità di respirare senza supporto durante la notte potrebbe migliorare la qualità del sonno del Pontefice e accelerare il suo recupero.

I tempi di recupero previsti

I tempi di recupero di Papa Francesco non sono facili da determinare. Giorgio Sesti ha evidenziato che dipenderanno dalla risposta individuale del Pontefice alle terapie. I medici del Gemelli, che conoscono meglio il quadro clinico del Papa, hanno raccomandato due mesi di riposo e riabilitazione. È ragionevole aspettarsi che, al termine di questo periodo, il Pontefice possa riprendere le sue normali attività.

Tuttavia, è importante notare che, a causa della sua età, ci vorrà pazienza. Non sarà in grado di celebrare le funzioni di Pasqua e dovrà mantenere un regime di riposo. Sesti ha affermato che, per le prossime celebrazioni pasquali, sarà meglio che il Papa rimanga a riposo e che le sue attività possano riprendere gradualmente dopo Pasqua. Le recenti osservazioni indicano che Papa Francesco ha ancora difficoltà a parlare, il che evidenzia la necessità di questo periodo di recupero.

La situazione attuale del Pontefice e il suo programma di riabilitazione sono seguiti con attenzione, sia dal personale medico che dai fedeli, in attesa di buone notizie sul suo stato di salute.

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