Papa Francesco in convalescenza: il pneumologo sottolinea l’importanza di due mesi di riposo

Papa Francesco in convalescenza dopo polmonite, riceve assistenza e monitoraggio per il recupero, con raccomandazioni per limitare impegni e viaggi nei prossimi due mesi.

Papa Francesco, ricoverato a Roma, affronta una fase di recupero dopo una grave polmonite. Il 22 marzo 2025, il direttore dell’Unità operativa di Pneumologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona, Claudio Micheletto, ha rilasciato dichiarazioni all’Adnkronos Salute, sottolineando l’importanza della riabilitazione per il Santo Padre.

La situazione medica del Papa

Il Papa ha recentemente affrontato una grave polmonite, una condizione che, come spiega Micheletto, porta con sé il rischio di colonizzazione da parte di germi nelle vie aeree, in particolare miceti. Questi germi possono richiedere trattamenti prolungati, che nel caso del Papa consistono in terapie a lungo termine. Micheletto ha evidenziato che molti pazienti con polmonite bilaterale necessitano di ossigeno, e il Papa continuerà a ricevere assistenza anche nella residenza di Santa Marta. La convalescenza del Pontefice è prevista per un periodo di due mesi, durante il quale sarà fondamentale limitare gli impegni e le visite.

Le raccomandazioni per la convalescenza

Micheletto ha specificato che, per una ripresa ottimale, il Papa dovrà adottare un approccio cauto e bilanciato. L’esperto ha consigliato di evitare incontri e viaggi all’estero, suggerendo che il Santo Padre dovrà “riguardarsi” e “lavorare il giusto”. La fase di riabilitazione che attende il Papa è cruciale, poiché il decorso di recupero può variare, e non sempre si torna ai livelli di energia e mobilità precedenti.

Il direttore ha inoltre messo in guardia riguardo alla mobilità del Papa, sottolineando che, sebbene sia lucido e orientato, la sua capacità di movimento era già limitata prima dell’ospedalizzazione. La ripresa della voce, essenziale per il suo ruolo, richiederà tempo, poiché parlare implica un notevole dispendio di energia e fiato.

Prospettive future e monitoraggio

Micheletto ha affermato che il recupero del Papa sarà monitorato attentamente nei prossimi due mesi. È previsto che si possano osservare miglioramenti, anche se il percorso di recupero potrebbe essere più complesso a causa delle comorbidità di cui soffre il Santo Padre. La situazione attuale non implica deficit neurologici, ma la ripresa completa della mobilità e della voce richiederà pazienza e tempo.

In sintesi, la salute di Papa Francesco è sotto attenta osservazione, e le raccomandazioni mediche pongono l’accento sull’importanza di una convalescenza adeguata per favorire il suo ritorno alla piena funzionalità.

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