Montesilvano (Pescara) – La fenilchetonuria (PKU) richiede una gestione attenta, soprattutto durante la gravidanza. La dottoressa Iris Scala, specialista a Napoli, sottolinea l’importanza di una dieta specifica per tre mesi prima del concepimento.
La fenilchetonuria: un disordine metabolico gestibile
La PKU è un errore congenito del metabolismo che si traduce in un’elevata presenza di fenilalanina nel sangue, potenzialmente dannosa, soprattutto per il sistema nervoso in via di sviluppo. La diagnosi precoce e la gestione tramite dieta e farmaci sono cruciali per mitigare i suoi effetti.
L’importanza di una dieta programmata
Durante la gravidanza, mantenere bassi livelli di fenilalanina è fondamentale per prevenire la embriofetopatia fenilchetonurica. Scala enfatizza l’importanza di una dieta povera di proteine e ricca di nutrienti specifici per gestire efficacemente la PKU in questo periodo critico.
Un supporto multidisciplinare per la gravidanza
La dottoressa Scala raccomanda un approccio di squadra, coinvolgendo ginecologi, nutrizionisti e psicologi per supportare al meglio le donne con PKU. Le sfide includono non solo il controllo metabolico, ma anche il supporto emotivo e clinico durante la gravidanza.
Riflettori su diete e malattie metaboliche congenite
Juri Zuvadelli, dalla Clinica pediatrica di Milano, aggiunge che la gravidanza può influenzare il bilancio metabolico e che ogni fase richiede un adattamento dietetico personalizzato. L’importanza di una corretta gestione dietetica è un tema emergente anche in altri contesti metabolici.
Ph credit: Foto di Tawny Nina Botha da Pixabay
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