Il 2025 segna un importante traguardo per il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, che ha avviato un percorso verso la sostenibilità energetica. Attualmente, quasi il 57% dell’energia elettrica utilizzata dalla struttura è autoprodotta attraverso fonti alternative. A partire dal prossimo anno, il Policlinico si impegna a garantire che tutta l’energia impiegata provenga esclusivamente da fonti rinnovabili, un passo significativo verso un futuro più sostenibile.
Presentazione del bilancio di sostenibilità a Roma
Il 10 gennaio 2025, a Roma, la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha svelato il suo primo Bilancio di Sostenibilità. L’evento, tenutosi presso Palazzo Colonna, ha visto la partecipazione di figure di spicco come il presidente della Fondazione, Carlo Tosti, e l’amministratore delegato, Paolo Sormani. Durante la presentazione, è stata sottolineata l’importanza dell’integrazione tra innovazione sanitaria e rispetto per l’ambiente, con un focus particolare sulla centralità della persona e sull’impegno sociale.
Numerosi esperti, accademici e rappresentanti istituzionali hanno partecipato all’incontro, tra cui Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, e Marco Mattei, capo di Gabinetto del ministero della Salute. L’evento ha incluso un dibattito sulla sostenibilità in sanità, con interventi di importanti personalità del settore, come Valeria Brambilla di Deloitte & Touche e Chiara Cadeddu dell’Erasmus School of Health Policy & Management.
Investimenti e risultati nel campo della sostenibilità
Il Bilancio di Sostenibilità, redatto con il supporto di Deloitte & Touche secondo gli standard GRI, evidenzia l’impegno del Policlinico nella sostenibilità sociale e ambientale. Tra i dati più significativi, emerge l’investimento nell’efficientamento energetico, che ha permesso di autoprodurre quasi il 57% dell’energia elettrica necessaria alla struttura. Inoltre, è prevista una riduzione del 31% degli imballaggi misti e un forte orientamento verso materiali riutilizzabili ed eco-compatibili.
Dal punto di vista della sostenibilità sociale, nel 2024 l’organico del Policlinico è aumentato del 4%, raggiungendo 1.775 unità, con una significativa presenza femminile del 61,5%. Questo dato evidenzia l’importanza del ruolo delle donne, soprattutto nei posti di responsabilità, dove quasi la metà dei dirigenti è di genere femminile. L’istituzione ha anche implementato iniziative a favore della parità, come l’asilo aziendale per i figli dei dipendenti.
Iniziative per il benessere della comunità
Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si distingue anche per le sue azioni a favore della comunità. Gli ambulatori open, accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale, offrono visite specialistiche in diverse aree senza necessità di prenotazione. Inoltre, vengono organizzate campagne di screening gratuite, come ‘Ottobre rosa‘ per la prevenzione del tumore al seno e ‘Marzo blu‘ per il tumore del colon-retto, dimostrando un forte impegno verso la salute pubblica.
Nel 2024, l’iniziativa ‘Tariffa Amica‘ ha permesso a 141.841 pazienti di accedere a visite ed esami diagnostici a costi ridotti, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo modello assistenziale evidenzia l’impegno del Policlinico nel garantire accesso equo e di qualità alle cure, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione.
Il supporto delle istituzioni e la visione per il futuro
Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha elogiato il Bilancio di Sostenibilità del Policlinico, evidenziando come rappresenti un esempio di come la sanità possa guidare la transizione ecologica e sociale. Sottolineando l’importanza di garantire salute e equità, ha affermato che la Regione sostiene percorsi di innovazione responsabile come quello intrapreso dal Policlinico.
Marco Mattei, del ministero della Salute, ha aggiunto che la sostenibilità deve essere parte integrante della programmazione sanitaria, influenzando l’organizzazione dei servizi e promuovendo una cultura della misurazione e della trasparenza. Ylenja Lucaselli, deputata della Commissione Bilancio, ha messo in evidenza l’importanza di un approccio integrato alla salute, in linea con le sfide attuali.
Valeria Brambilla di Deloitte & Touche ha evidenziato il legame tra il settore sanitario e lo sviluppo sostenibile, mentre Chiara Cadeddu ha avvertito della necessità di affrontare urgentemente la crisi climatica per proteggere la salute pubblica. Infine, Lorenzo Sommella, responsabile del progetto Green Hospital, ha ribadito che la sostenibilità ambientale deve diventare una priorità per tutte le strutture sanitarie, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo per un futuro sostenibile.
