Premi Ibsa Foundation: riconoscimenti a sei giovani scienziati per la ricerca

La cerimonia di premiazione delle Ibsa Foundation Fellowship 2024 a Milano celebra il contributo dei giovani scienziati e annuncia il bando per le fellowship 2025.

Oggi, 15 maggio 2025, si è tenuta a Milano la cerimonia di premiazione delle Ibsa Foundation Fellowship 2024, un evento che ha messo in luce il contributo dei giovani scienziati nel campo della ricerca. L’incontro, intitolato “Ricerca, Giovani e Futuro: l’impegno di Ibsa Foundation per la scienza“, ha rappresentato un’importante occasione di discussione sul valore della scienza e sull’importanza delle nuove generazioni nel progresso scientifico.

Le fellowship di ibsa foundation e il loro impatto

Le Ibsa Foundation Fellowship sono state create per supportare giovani ricercatori sotto i 40 anni, provenienti da università e istituti di ricerca di tutto il mondo. Da oltre un decennio, queste borse di studio incentivano la ricerca indipendente e innovativa in cinque aree scientifiche: dermatologia, endocrinologia, fertilità/urologia, medicina del dolore/ortopedia/reumatologia e healthy aging/medicina rigenerativa. L’edizione 2024 ha registrato un numero record di partecipazioni, con ben 259 candidature provenienti da 45 Paesi. L’Italia si è confermata al primo posto con 104 progetti presentati, seguita dall’India con 26 candidature e dagli Stati Uniti con 20.

Il valore della ricerca di base

Silvia Misiti, direttrice di Ibsa Foundation per la ricerca scientifica, ha sottolineato l’importanza di investire nei giovani ricercatori, definendo questo approccio come un elemento strategico per il progresso scientifico e per la costruzione di una società più consapevole. Le fellowship si caratterizzano per il loro focus sulla ricerca di base, un ambito spesso trascurato dalla maggior parte dei finanziamenti, ma cruciale per ogni innovazione nel settore biomedico. La selezione dei progetti vincitori è stata effettuata da un autorevole board scientifico, il quale ha valutato la qualità scientifica, l’originalità e l’impatto potenziale di ciascuna proposta.

I progetti premiati e il riconoscimento all’italia

I sei progetti vincitori, ognuno dei quali riceverà una borsa di studio del valore di 32.000 euro, sono stati scelti per la loro eccellenza. Tra i premiati figura anche Ilaria Chiaradia della Sapienza Università di Roma, riconosciuta per il suo progetto sulla fertilità. Questo risultato evidenzia la solidità della scuola scientifica italiana, che dal 2012 ha visto 25 dei 58 ricercatori premiati provenire dal nostro Paese, posizionando l’Italia al primo posto per numero di beneficiari, seguita da Spagna e Cina.

Il ruolo delle organizzazioni filantropiche

Durante la tavola rotonda moderata dal giornalista scientifico Luca Carra, è emerso il ruolo cruciale delle realtà filantropiche nel sostenere la ricerca. Tra gli ospiti dell’evento si sono distinti Alberto Mantovani, direttore scientifico emerito dell’Irccs Istituto clinico Humanitas, e Irene Bozzoni, professore emerito di Biologia molecolare alla Sapienza Università di Roma. Mantovani ha evidenziato come, nonostante l’Italia investa meno di un terzo rispetto ad altri Paesi europei nella ricerca scientifica, riesca comunque a formare giovani ricercatori altamente competitivi.

Annuncio del bando fellowship 2025

Durante l’evento è stata annunciata l’apertura del bando per le Fellowship 2025, confermando sei borse di studio da 32.000 euro, con una dedicata all’area scientifica con il maggior numero di candidature. Tra le novità, spicca l’Ibsa Foundation Research Equity Prize, un premio da 5.000 euro destinato al miglior progetto presentato da ricercatori attivi in Paesi in via di sviluppo, con l’obiettivo di promuovere una maggiore equità nell’accesso alle risorse per la ricerca. Le candidature per l’edizione 2025 saranno aperte fino al 31 gennaio 2026, attraverso la piattaforma dedicata sul sito di Ibsa Foundation.

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