All’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, un importante passo avanti nella tecnologia sanitaria è stato realizzato grazie alla donazione di un dispositivo innovativo da parte di Assist Group. Questa azienda, nota per il suo impegno nel marketing e nell’innovazione tecnologica, ha fornito un sistema Spectralis Oct2 Compact, dotato di un modulo di angiotomografia (Octa), il 9 giugno 2025. Questa nuova apparecchiatura rappresenta un progresso significativo nella diagnosi e nel follow-up delle uveiti, patologie infiammatorie dell’occhio che, se non trattate tempestivamente, possono portare a gravi problemi visivi.
Importanza della donazione
Il direttore della Struttura dipartimentale di Immunologia oculare, Luca Cimino, ha sottolineato l’importanza di questo strumento, il quale permetterà di offrire cure ancora più precise ed efficaci ai pazienti. La donazione di Assist Group non solo migliora la qualità dell’assistenza, ma risponde anche a un bisogno crescente nel settore della salute pubblica, dove la tempestività delle diagnosi è cruciale.
Il valore della donazione
Gianni Prandi, fondatore di Assist Group, ha espresso il suo orgoglio per il contributo fornito alla comunità, affermando che l’azienda crede in un’idea di imprenditoria che mette le persone al centro. Prandi ha dichiarato che l’innovazione deve servire la salute pubblica, e questa donazione è un esempio concreto di tale filosofia.
Il direttore generale dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia, Davide Fornaciari, ha ringraziato Prandi e il suo team, evidenziando come questa tecnologia possa migliorare significativamente la velocità e l’accuratezza delle diagnosi. Fornaciari ha anche sottolineato l’importanza del supporto del tessuto imprenditoriale e sociale per garantire una sanità pubblica di alta qualità, pronta ad affrontare le sfide future.
Il problema dell’uveite
L’uveite è una malattia infiammatoria dell’occhio di difficile diagnosi, spesso associata a altre patologie come infezioni o malattie reumatiche. Colpisce prevalentemente gli adulti tra i 20 e i 50 anni, una fascia di età critica per il mondo del lavoro. Sebbene considerata rara, l’uveite può causare cecità nel 10-15% dei casi. Presso l’Ambulatorio di Immunologia oculare del Santa Maria Nuova, si registrano quotidianamente 4-5 nuovi casi, per la maggior parte provenienti dalla Regione Emilia Romagna, ma con un’alta attrattività da altre aree, poiché il centro di Reggio Emilia è un punto di riferimento a livello nazionale.
Le uveiti possono anche essere collegate a malattie sistemiche, che non risparmiano neppure i bambini, come nel caso dell’artrite idiopatica giovanile, o a infezioni come herpes, sifilide e tubercolosi. Alcuni tipi di uveite possono essere diagnosticati attraverso l’analisi di fluidi oculari per identificare agenti patogeni. Inoltre, esistono condizioni simili all’uveite, come i linfomi oculari, dove una diagnosi tempestiva è fondamentale per la salute del paziente.
Importanza della tecnologia Oct
La Tomografia a coerenza ottica (Oct) è una tecnica non invasiva essenziale nella gestione delle uveiti, poiché consente una valutazione dettagliata delle strutture retiniche e del nervo ottico. Questo esame è fondamentale per visualizzare e quantificare la presenza di edema maculare o del disco ottico, complicazioni comuni delle uveiti. Inoltre, l’Oct permette di monitorare l’efficacia dei trattamenti farmacologici, evidenziando eventuali modifiche anatomiche della retina e del nervo ottico durante la terapia.
L’utilizzo dell’Oct si rivela particolarmente utile anche per i pazienti pediatrici o per coloro che non possono collaborare, poiché fornisce immagini ad alta risoluzione in modo rapido e senza contatto diretto con l’occhio. La disponibilità di questa tecnologia avanzata all’Arcispedale Santa Maria Nuova segna un passo importante verso il miglioramento della cura dei pazienti affetti da uveiti e altre patologie oculari.
